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Spalletti: «L’anno prossimo girerò in camper per i quartieri di Napoli, parteciperò anche alle feste rionali»

In conferenza stampa: «Lo striscione potrebbero averlo scritto in due. Ieri in hotel dei ragazzi mi hanno aspettato per prenderne le distanze»

Spalletti: «L’anno prossimo girerò in camper per i quartieri di Napoli, parteciperò anche alle feste rionali»
Napoli 09/01/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

In una delle sue ultime interviste fiume, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha sottolineato il fatto che Luciano Spalletti ancora non ha preso casa a Napoli, ma, a distanza di un anno dall’arrivo in panchina, continua a risiedere in albergo. Nella conferenza stampa che ha tenuto oggi, a due giorni da Napoli-Genoa, il tecnico ha risposto a chi gli chiedeva se ritiene che la scelta di vivere in hotel lo penalizzi e alimenti la contestazione dei tifosi.

«Vivere in hotel significa dedicarsi di più al lavoro, ma ho già ricevuto il preventivo per un camper, il prossimo anno ogni mese girerò un quartiere della città così parteciperò anche alle feste rionali, ma una sosta la voglio fare a Piazza Dante, davanti alla storica libreria di Tullio Pironti, che non ho fatto in tempo a conoscere, grande uomo e grande napoletano, tifoso, con lui avrei fatto volentieri una partita a scacchi o a scopa. Lì c’era il rischio di perdere, era uno di quelli tosti veri. Ho cominciato a leggere il suo libro, me lo hanno indicato i miei figli».

Spalletti ha commentato anche lo striscione in cui i tifosi hanno fatto riferimento al furto della sua Panda.

«La Panda? Prima di tutto bisognerebbe vedere in che stato ce la ridanno, se hanno fatto tanti chilometri, come stanno le gomme, poi se non mi fanno trovare dentro i cd di Pino Daniele non la riprendo».

E ancora:

«Ieri in hotel c’erano dei ragazzi ad aspettarmi, mi hanno detto che loro non sono quelli dello striscione. Stamani ho trovato un foglio A4 sul tergicristalli della macchina che era benevolo nei miei confronti. Se prendo quel foglio e ve lo mostro potete fare degli articoli, ha la stessa valenza dello striscione. Lo striscione possono metterlo anche in due, per qualsiasi motivo personale. Per me l’importante è che noi e tutto il Napoli il nostro striscione lo abbiamo fatto e anche firmato, abbiamo messo la firma su un campionato intenso, difficilissimo, dove abbiamo raggiunto il traguardo più importante dopo la vittoria del campionato, la Champions. Poi è chiaro che c’è un comprensibile rammarico per il periodo in cui siamo stati in testa, siamo i primi a esserne dispiaciuti, ma di strada ne è stata fatta tanta».

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