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Spalletti: «Ho dato l’ok alla permanenza di Mertens. È un leader dello spogliatoio, bisogna stare attenti»

In conferenza: «Facendolo giocare in quel ruolo non lo si mette nelle condizioni migliori per esprimersi. Per permettergli di rendere al meglio bisognerà fare delle valutazioni»

Spalletti: «Ho dato l’ok alla permanenza di Mertens. È un leader dello spogliatoio, bisogna stare attenti»
Torino 07/05/2022 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Image Sport nella foto: Dries Mertens

Durante la conferenza stampa di presentazione di Spezia-Napoli, sono state molte le domande rivolte a Luciano Spalletti sul futuro di Mertens e di Ospina. Il tecnico ha parlato del belga tornando, come fatto più volte, a parlare della necessità di mantenere l’equilibrio della squadra in campo. In particolare quando Mertens viene schierato con Osimhen.

«Far giocare Mertens e Osimhen insieme con Anguissa è una valutazione diversa che quando Anguissa non c’è».

Spalletti ha risposto così alla domanda diretta: Ospina e Mertens resteranno?

«Il fine ciclo di diversi giocatori poteva diventare un po’ pericoloso, si parlava anche di diversi leader in scadenza, la partenza del capitano che già da gennaio sapevamo sarebbe accaduta e andava gestita, e siamo stati eccezionali nel farlo, però perderli proprio tutti è un po’ come dicevo prima: si compra il calciatore ma per costruire un leader ci vogliono anni, dal punto di vista tecnico, anche la storia di Mertens parla per lui per il contributo che ha dato anche in questa stagione, si è visto quando scende in campo. Stesso discorso per Ospina, sono calciatori che hanno un’esperienza da trasferire nello spogliatoio anche quando non parlano. Ospina parla pochissimo, è dolcissimo, saluta tutti allo stesso modo dal primo all’ultimo, non ha mai bisogno di alzare la voce per avere l’attenzione dei suoi compagni, penso che la società valuti tutto questo»

Si dice che lei si sta battendo per confermare Ospina e Koulibaly, sta facendo lo stesso anche per Mertens?

«Sì, io do il mio assenso anche a Mertens, dicendo che è un leader dello spogliatoio e che bisogna stare attenti volevo andare in questa direzione, ho detto al presidente che per me lui può rimanere».

Il momento in cui Mertens può presentarle il conto della stagione è arrivato?

«Potrei citare anche partite in cui abbiamo vinto e abbiamo giocato benissimo anche senza Mertens, è chiaro che uno come lui ti dà sempre una mano ma c’è sempre da tenere presente l’equilibrio di squadra. Gli pago il conto, ho detto che per me Mertens resta, ho fatto quel che devo fare rispondendo così. Non lo metti nelle condizioni migliori di esprimersi, però, facendolo giocare in quel ruolo lì, quella di dove poterlo far rendere al meglio è una valutazione che bisognerà fare. Quando tira direttamente in porta è un cecchino straordinario e poi fa subito la sintesi dove è il punto vulnerabile del portiere».

 

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