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Operazione Partenope, le lezioni di napoletanità di Spalletti

Il Napolista vi racconta in esclusiva le lezioni private dell’allenatore del Napoli che sta prendendo confidenza con la città, come richiesto da De Laurentiis

Operazione Partenope, le lezioni di napoletanità di Spalletti

Allora signor Luciano come andiamo, ha studiato?

Il signor Spalletti, nella sua suite all’Hotel Britannique, è sicurissimo di sé. Sul tavolo ha adagiato la guantiera di sfogliatelle di Attanasio. Per l’occasione si è presentato in giacca e cravatta con cravatta di Marinella. E all’insegnante risponde: «Tutt’a posto ‘o fra’».

Bene signor Luciano, ma non confonda il napoletano con questa versione trash gomorroide di cui purtroppo sono pieni quegli immondezzai che rispondono al nome di social network. Io sono qui per insegnarle a vivere Partenope e quindi anche a insegnarle il napoletano. Ma il napoletano vero. Mi dica, ha preparato il caffè stamattina?

Certo.

Racconti, come lo ha fatto?

Ehm, ho preso la moka. Proprio ieri tra l’altro ho dato via la macchinetta con le cialde. Era un regalo di mia moglie, non ho avuto il coraggio di dirglielo. Ho preso la moka, ho dato una bella pulita col sapone.

Cosaaaaaaaaaa?

Ehm l’ho pulita, di questi tempi col Covid.

Signor Luciano, mai col sapone. Mai. Nemmeno col colera. Mai. Non mi faccia innervosire che le do le sceneggiate di Mario Merola da imparare a memoria.

No no va bene, va bene. Non lo farò più. Se vuole, ne compro una nuova.

Per stavolta può andare. Racconti.

Ho messo l’acqua, poi ho aggiunto il caffè, ho stretto forte forte, ho messo sul fuoco e poi ho bevuto. Era ottimo.

Mi faccia capire, lei ha bevuto al primo tentativo il caffè della Moka nuova per giunta lavata col sapone?

E ma…

Non ci siamo proprio signor Luciano. Dove crede di essere, a Domodossola? Ne deve fare almeno un paio solo con l’acqua. Poi quattro cinque col caffè, prima meno caffè poi di più. E tenga conto che non è nemmeno il caffè napoletano. Il caffè si fa con la macchinetta napoletana. Ce l’ha?

Non è la moka la napoletana?

Ah ma allora è vero che è colpa sua il mancato scudetto.

Mi scusi, non cominci anche lei. Qui è un continuo. Sono frastornato.

Va bene, va bene. Ho visto che ha fatto i compiti fuori casa che le avevo assegnato, è andato al murales di Maradona.

Sì, ho fatto tutto quello che mi ha detto. Sono andato lì, da Diego. E poi anche a San Gregorio Armeno.

Bene.

Volevo andare anche al Duomo per il sangue di San Gennaro ma mi hanno detto che non si scioglie tutti i giorni.

Perché lei pensava che si sciogliesse tutti i giorni?

Ehm.

E che miracolo era? Un miracolo quotidiano? Va bene va bene, facciamo finta di non aver ascoltato. Vediamo se ha studiato. La mozzarella come si conserva?

In frigorifero ovviamente, sennò va a male.

Ah vabbè ma allora ha ragione Mertens.

No ma…

Quale formaggio va sullo spaghetto con le vongole?

Qua sono preparato. Il parmigiano. Il romano a Napoli mai.

Spalletti!!!! Non va il formaggio sullo spaghetto a vongole. Avvongole tutto attaccato, una parola. Non con le vongole. Il mio era un doppio tranello. Signor Spalletti stiamo andando malissimo. Ma lei davvero crede che due visite così possano raddrizzare la baracca? Lei non ha studiato. Non si è preparato. L’operazione Partenope può funzionare per i giornalisti ma, si sa e su questo siamo d’accordo, quelli non capiscono niente. Io tra l’altro in questa stanza sento odore di pici all’aglione.

No ma sa, mia moglie mi ha chiesto la prova di toscanità.

E allora? I pici all’aglione glieli cucina quando andate in Toscana. Io le ho prescritto la dieta e lei non può scantonare. Lei ha tre primi e tre secondi, deve scegliere tra quelli, o mangiarli tutti. Come preferisce. Riso assolutamente vietato. Se la becco con il thè, è motivo di giusta causa col Napoli. Se trovo schiacciatine o cantucci, vado immediatamente dagli ultras.

No, dagli ultras no, la prego.

Domani che programmi ha?

Domani ho il Cristo velato, Santa Chiara con canzone da imparare a memoria, e Palazzo Reale con il raccontino tra i re su chi ha fatto la pipì e la prova da bendato per passare in mezzo ai due cavalli.

Va bene signor Spalletti. Oggi è andata molto male. Nostri emissari la seguiranno domani. Si ricordi: una cosa è darla a bere ai giornalisti, un’altra al tribunale di Partenope. Potrebbe finire a mangiare polenta per il resto dei suoi giorni.

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