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Libero: il Monza in Serie A è un’impresa impossibile che premia la filosofia di vita di Berlusconi e Galliani

Anche da vecchi, se si mettono in testa un traguardo, lo raggiungono. Per tutti gli altri è sufficiente provarci, per loro due no. E adesso chi li ferma più? 

Libero: il Monza in Serie A è un’impresa impossibile che premia la filosofia di vita di Berlusconi e Galliani
Db Monza 26/05/2022 - finale Play Off serie B / Monza-Pisa / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Silvio Berlusconi-Adriano Galliani

Su Libero, Renato Farina scrive del Monza in Serie A. E di Berlusconi e Galliani.

“Accidenti, questi qua anche da vecchi se si mettono in testa un traguardo, prima lo chiamano sogno, poi creano la favola impensabile”.

“è il premio a una filosofia della vita. Non basta provarci, anzi forse sì, per tutti gli altri è sufficiente, ma per questi due no. Ci provano una, due, tre volte. Sbattono una, due, tre volte la testa, anzi la crapa, come si dice da queste parti, senza paura di rompersela, perché è una vita che viene giù il muro ma la pelata di Adriano Galliani o il rivestimento crinito di Silvio Berlusconi resistono, con gloriose cicatrici e vasti cerotti, che il balsamo del trionfo risana al volo”.

Il Monza in serie A era un’impresa quasi impossibile. Tutti i capoluoghi lombardi hanno raggiunto almeno una volta il massimo campionato, ma il Monza mai.

“E chi se non quei due matti con i sogni d’acciaio potevano riuscirci, piegando il fato e e annichilendo il sortilegio?”.

Farina ricorda quando Berlusconi, dopo aver ceduto il Milan ai cinesi,

“si ricordò di una squadra da niente, e pure maledetta da Re Umberto e col destino di Adelchi segnato nel cuore. L’acquistò, con Galliani al fianco, amori perenni. All’inizio Berlusconi voleva tutti italiani, nessuno con il benché minimo tatuaggio o filo di barba. Su questo ha ceduto. Pelo più pelo meno. Ma l’organizzazione, l’eleganza delle divise, l’inno da lui voluto sono proprio made in Berlusconiland. Con Dario Baldan Bembo a scriverne uno in perfetto italiano, stesso stile musicale di quello che poi lo sostituirà. Tutti figli dell’inno di Forza Italia «che siamo tantissimi». Il titolo è Forza bagaj, cioè ragazzi. «Siamo tutti qui in curva per te, undici voi, migliaia noi, e il cuore biancorosso dentro me. Lotta con il cuore e siam con te, Monza. E se il fioretto può non bastare, fuori la spada e facci sognare». Infine: «Questa canzone che nel cielo vola dev’essere cantata a squarciagola». Cielo e spada, sono proprio le stigmate di Berlusconi e Galliani. E chi la ferma più questa coppia di anziani felici?”.

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