Entrambi dati per bolliti, entrambi vincenti. Ancelotti è la versione moderna di Nereo Rocco, Mourinho ha portato luce nel calcio italiano

Su Il Giornale, Riccardo Signori scrive di José Mourinho e Carlo Ancelotti, due che in Italia erano stati dati per bolliti e che invece si sono qualificati per due finali europee: Conference League e Champions League.
“se Ancelotti è il profeta del calcio democratico, Mou è il regista del calcio cinematografico”.
“Ancelotti ha messo l’intelligenza a disposizione del calcio, Mou il calcio a disposizione della sua intelligenza. Ancelotti interpreta la versione più moderna e aggiornata di un Nereo Rocco che, sul rapporto con gli uomini, costruì la sua forza e le vittorie. Mourinho, invece, è stato Lucifero per il calcio italiano. Non tanto inteso come Diavolo, ma nell’accezione del significato antico di questa parola: portatore di luce”.
Lo ha fatto prima con l’Inter, poi con la Roma, con solo una dozzina di giocatori da prima squadra.
“Mou se n’è presto accorto, si è rimboccato le maniche, ha usato ogni grammo della sua arte per uscire da quella sorta di sabbie mobili che rappresenta il calcio di Roma. Roma è città metropolitana ma terribilmente provinciale nel pallone. Gioca nel giardino di casa e fatica ad uscirne. Mourinho ha trovatole chiavi del cancello ed ora l’ha accompagnata fuori: di nuovo ad una finale. Sono cinque anni che a lui manca una finale europea. Ma se Ancelotti è stato realistico sotto diversi punti di vista, Mou è stato miracolistico. Non miracolato”.