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La lectio di Spalletti: «o pago il prezzo della disciplina, o pago il prezzo del rimpianto»

L’incontro con gli studenti della Federico II. La slide più significativa recitava così: “Devo andare ad allenarmi. Devo fare fatica. Voglio essere allenato. Voglio essere pronto”

La lectio di Spalletti: «o pago il prezzo della disciplina, o pago il prezzo del rimpianto»

Chiediamo scusa a Luciano Spalletti. Sappiamo quanto lui tenesse all’incontro di questa mattina all’Università Federico II con gli studenti. Incontro affollatissimo: 700 studenti che si sono prenotati in pochissimo tempo. Sappiamo quanto Spalletti tenesse alla privacy di quest’incontro, alla magia di un rapporto diretto esclusivo tra sé e gli studenti. Spalletti è persona seria e rigorosa. Prepara con scrupolo le sue conferenze stampa. Ha preparato con scrupolo l’incontro. Abbiamo visto che sono usciti resoconti più o meno circostanziati. Oggi è impossibile riuscire ad avere un rapporto senza che i media intervengano, a maggior ragione se l’incontro è con 700 persone.

Come spesso gli capita, ha espresso concetti interessanti e non banali.

Ha parlato dell’importanza delle scelte, di come comportarsi di fronte a un errore. Delle qualità che deve avere un allenatore.

A noi, francamente, ha colpito una slide che lui ha preparato e per questa slide facciamo una cosa contro il desiderio di Spalletti. Ma è troppo bella, non possiamo esimerci. C’è scritto:

Devo andare ad allenarmi
Devo fare fatica
Voglio essere allenato
Voglio essere pronto

O pago il prezzo della disciplina
O pago il prezzo del rimpianto

Il resto è il resoconto pubblicato dal Calcio Napoli che per dovere di cronaca qui vi riportiamo:

“Per me questo è un evento fondamentale – ha detto il tecnico azzurro –  perché incontrare una qualità di studenti come quelli della Federico II non succede tutti i giorni. Sono veramente orgoglioso di questo incontro”.

“Non vorrei che vi avessero detto che io sono dietro la cattedra, perché la cattedra ce l’avete voi, io sono qui dietro un banco ad ascoltarvi. Sono convinto della qualità delle vostre domande, la stessa qualità che io trasferirò nello spogliatoio ai miei calciatori per ottenere risultati ancora  migliori”

“Non dovete essere invidiosi dell’avere ma del sapere. Se rimarrete sempre fermi a pensare come fare il primo, passerete la vita su una gamba sola. Si può anche non essere Maradona ma dimostrare di avere sangue nelle vene”.

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