Niente testata, l’arbitro ha simulato: il Giudice sportivo fa ripetere la partita sospesa

E' successo in Anacapri-San Vito Positano, Promozione campana. Spettacolare dispositivo del Giudice Sportivo: "il giocatore al massimo ha causato «metus»"

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Db Bergamo 27/01/2021 - Coppa Italia/ Atalanta-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: arbitri guardalinee

Givova Capri Anacapri – San Vito Positano, partita del campionato di Promozione Campana, va rigiocata. Perché l’arbitro aveva simulato: non era stato colpito da una testata di un giocatore, e non c’era motivo di sospendere la partita come aveva fatto. Lo ha deciso il giudice sportivo ad un mese dalla partita incriminata, con un dispositivo scritto peraltro in uno spettacolare “avvocatese”.

Il giudice sportivo infatti ha indagato, ha rivisto le immagini dell’accaduto, alla fine ha sancito: non c’è stata testata, semmai il giocatore aggressivo “può aver creato uno stato di metus”. Non semplicemente paura, proprio “metus”…

“Dall’esame degli atti, per quanto utile ai fini del decidere, è dato di rilevare: la particolare veemenza dell’atteggiamento del sig. Parlato, può certamente aver creato uno stato di metus nell’arbitro tale da avergli indotto la consapevolezza, come scrive nel referto, di non riuscire a dirigere la gara con serenità ed a ritenere cessate le condizioni di normalità per la prosecuzione dell’incontro e tuttavia benché dal referto arbitrale e dall’audizione dinanzi il GST risulti che il direttore di gara sia stato attinto da una testata del sig. Parlato, in realtà una vera testata non si apprezza dalla riproduzione filmata agli atti e pubblicata sul web; la situazione ambientale all’interno dell’impianto di gioco era nella norma, non rilevandosi dal filmato né da altri atti ufficiali alcuna intemperanza del pubblico; il comportamento del sig. Stefano Parlato è certamente assai deprecabile e minaccioso ma, perlomeno da quanto appare, non sembra abbia colpito il direttore di gara”.

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