La Haas è un caso: il team di F1 americano finanziato dagli oligarchi perderà il suo pilota russo
El Mundo: Nikita Mazepin, il pilota "più odiato del Mondiale" figlio di un miliardario amico di Putin, sarà squalificato a breve dalla Fia

La Haas è americana, più o meno. Corre in Formula 1 con licenza Usa, ha stabilimenti a Kannapolis in North Carolina e Banbury nel Regno Unito, ma è finanziata dagli oligarchi russi. E ora, con la crisi in Ucraina è al centro di un “caso”. Come la mettono ora quelli della Fia?
A breve salterà Nikita Mazepin, che il Mundo definisce “il pilota più odiato della griglia”. La scorsa settimana – racconta il quotidiano spagnolo – sulla terrazza ospitality del team sul circuito di Montmeló non c’era papà Dimitry Mazepin, solitamente onnipresente. L’amministratore delegato di Uralkali, uno dei colossi dell’industria chimica russa, main sponsor della Haas aveva appena incontrato, insieme ad altri 37 oligarchi, il presidente russo Vladimir Putin. Quella foto ha girato il paddock, per l’imbarazzo del boss della Haas, Gunter Steiner. Lo stesso pomeriggio alla Haas hanno iniziato a rimuovere gli adesivi del suo sponsor principale e quelli che ricordavano i colori e le strisce della bandiera russa.
“Dobbiamo risolvere la situazione Nikita”, ha annunciato il team poco dopo che Liberty Media ha confermato la cancellazione del GP di Russia. Alle condizioni attuali Mazepin avrebbe bisogno di un permesso speciale per viaggiare in alcuni Paesi che ospitano test e gare del Mondiale. Dei 20 Paesi che la F1 visiterà, solo Azerbaigian, Brasile ed Emirati Arabi Uniti consentirebbero l’ingresso senza visto. Non sembra che la fortuna del padre, stimata in 7 miliardi di dollari, questa volta possa spianargli la strada, scrive El Mundo.