Il Messaggero: povera Italia, rassegnata alla mediocrità. Dietro Mancini e Gravina c’è il deserto

Siamo talmente disperati da sapere che nessun cambiamento servirà, che il barile è raschiato. Un Cannavaro sarebbe meglio di Mancini? Lasciamo stare, siamo seri

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Roma 12/07/2021 - Nazionale di Calcio Italiana a Palazzo Chigi / foto Pool/Insidefoto/Image Sport nella foto: Mario Draghi-Gabriele Gravina-Roberto Mancini

Il calcio italiano è rassegnato alla sua mediocrità. L’eliminazione dell’Italia dai Mondiali passa ancora una volta in cavalleria. Lo scrive, su Il Messaggero, Andrea Sorrentino. Dopo il ko con la Macedonia non si è vista una reazione.

“la Nazionale non va in Qatar, l’Italia del calcio è al punto più basso, e la cosa è già passata in cavalleria. Perché siamo diventati talmente piccoli, da aver messo inconsciamente in conto anche questa, da esserci già preparati al misfatto, con relativi riposizionamenti al momento di affrontarlo. Oppure siamo talmente disperati da sapere che nessun cambiamento, ormai, servirà. Che il barile è raschiato”.

Bonucci, scrive, si è scusato per lo stato in cui la Nazionale ha lasciato gli spogliatoi di Palermo, “non per la disfatta in sé, per aver fallito due volte la qualificazione ai Mondiali, per averci condotto all’ora più buia”.

E anche Mancini annuncia che resta.

“Perché, in effetti, a che servirebbe, poi, cambiare il ct? Negli ultimi mesi non è stato felice in alcune decisioni, non ha rischiato più nulla come gli capitava in passato, e parlare solo di sfortuna come fa lui è assai riduttivo; ma è il tecnico campione d’Europa e poi, un Cannavaro cosa farebbe al suo posto, di meglio? Lasciamo stare, siamo seri”.

Il problema del ricambio riguarda anche i giocatori.

“ormai sappiamo che non ne abbiamo più di bravissimi: ce ne sono forse altri, dietro? E’ un deserto”.

E Gravina?

“rovesciarlo con un colpo di stato a cosa porterebbe, e a chi, e verso dove? Quali sarebbero i successori, credibili, autorevoli, per rilanciare il calcio? Questi siamo e questi rimaniamo, ahinoi”.

E ancora sui giocatori:

Intanto, proprio perché nulla deve cambiare, altri giocatori hanno mollato la Nazionale tornando dai propri club, proprio come hanno fatto sempre: Mancini ancora impotente, anzi assolutorio in pubblico. Tanto sa che non c’è verso. Eppure i giovanotti cantano sempre a squarciagola “Fratelli d’Italia”, in favore di cameraman. Poi si rivestono, e si sentono al massimo fratellastri. Forse cugini, ma di secondo grado. Povera Italia”.

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