Il CorMezz: La difesa del Napoli non è più un bunker, l’ultimo clean-sheet risale a quasi due mesi fa
Lo scudetto si vincerà sui dettagli e Deulofeu ha sfruttato ancora il bug denunciato da Spalletti che disse "bisogna presidiare il limite dell'area”
Db Milano 19/12/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Nunes Jesus Juan Guilherme-David Ospina
L’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno fa il punto sui numeri difensivi del Napoli. Che – per quanto concerne la Serie A, in Europa non è andata affatto bene – restano straordinari, 22 gol subiti in 30 partite. Ma che recentemente hanno iniziato a rivelare un’altra verità: nel 2022 qualche gol in più s’è preso. Da gennaio in poi sono solo tre i clean sheet. Uno solo negli ultimi due mesi.
Il Napoli ha costruito l’armonia della linea difensiva a partire dai ritiri estivi, valorizzando questo lavoro durante la stagione ma negli ultimi due mesi la fase di non possesso ha dato qualche segnale di cedimento. Il Napoli non ha più un bunker impenetrabile come appariva un po’ di tempo fa, lo dimostrano i numeri. Gli azzurri subiscono gol da otto partite consecutive considerando campionato ed Europa League, l’ultimo clean-sheet risale alla trasferta di Venezia del 6 febbraio. Nel 2022, su quattordici gare giocate, il Napoli ha tenuto la porta inviolata soltanto in tre gare contro Sampdoria, Bologna e Venezia.
Spalletti denunciò, in conferenza stampa, poca attenzione nel “presidiare il limite dell’area“. Con l’Udinese, in qualche modo, è successo di nuovo.
Spalletti ha parlato di alcune situazioni strutturali: «La rete di Giroud non nasce in modo casuale. È un gol che si è ripetuto durante la stagione. Bisogna presidiare il limite dell’area sulle respinte, sulle palle inattive». Deulofeu ha sfruttato ancora il “bug” al limite dell’area, come capitò all’andata contro l’Atalanta con le reti di Malinovskyi e Freuler.
Intanto, con Rrahmani e Di Lorenzo out, il tecnico, proprio contro l’Atalanta, dovrà inventarsi qualcosa.
