Barzagli: «Il Napoli è qualitativamente inferiore a Inter e Milan, ma può appoggiarsi a Osimhen» 

Al CorSport: «Insigne? Se uno fa male, non è detto che abbia la testa altrove. Sta segnando di meno ma è titolare e Spalletti è un allenatore che non regala niente».

spalletti napoli

Db Verona 13/03/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabian Ruiz

Il Corriere dello Sport intervista Andrea Barzagli. Il tema è la lotta scudetto, con un occhio particolare a Juve-Inter, in programma domenica.

«Nessuno ha costanza, la componente fondamentale per vincere. Milan e Napoli stanno facendo il massimo, Inter e Juve sono un pelino al di sotto delle aspettative».

La partita di domenica sarà determinante soprattutto per l’Inter.

«Per l’Inter sarà una gara ancora più determinante: un risultato negativo acuirebbe la crisi attuale, mentre un’affermazione la rilancerebbe alla grande».

Sul Napoli, impegnato in campo contro l’Atalanta.

«Trovo giusta la definizione di scontro-verità, perché l’Atalanta, pur vivendo una stagione difficile a causa degli infortuni, è in corsa in Europa League ed è quinta in classifica. Non può puntare allo scudetto, però è un esempio per tante società. Giocare il giovedì ti porta via qualcosa e Gasperini ha sopperito lanciando dei giovani, ma dopo la sosta avrà la squadra più riposata. Spalletti dovrà fare attenzione».

Su Osimhen:

«E’ il giocatore che ha permesso al Napoli di fare il salto di qualità perché, a parte Mertens un po’ in calo negli ultimi due anni, Spalletti non ha attaccanti da doppia cifra. La squadra, che secondo me qualitativamente è inferiore alle milanesi, adesso si appoggia a Osimhen, lo cerca e lui risponde con i gol. Grazie a una sua doppietta ha vinto una gara ‘sporca’ come quella con l’Udinese: in passato avrebbe lasciato per strada dei punti, mentre ora…».

Su Insigne:

«Purtroppo non siamo un Paese aperto come altri a livello calcistico: se uno fa male, non è detto che abbia la testa altrove. Lorenzo sta segnando di meno ma è titolare e Spalletti è un allenatore che non regala niente».

Correlate