Libero: l’Inter si è sentita “arrivata”. I cambi di Inzaghi sono stati frettolosi e scolastici

Sentendosi superiore, la squadra di Inzaghi ha pensato che bastasse controllare il risultato. Non puoi permettertelo in uno scontro diretto, figurarsi in un derby

Simone Inzaghi

Mg Firenze 21/09/2021 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Per Claudio Savelli, che commenta il derby di Milano vinto dal Milan su Libero, l’Inter ha perso perché ha peccato di presunzione.

“L’Inter è consapevole di essere superiore al Milan, per questo perde il derby. Gioca il secondo tempo come se fosse in vantaggio di tre gol, quando in realtà è avanti di uno solo”.

“Il crollo è esclusivamente mentale. I cambi di Inzaghi sono frettolosi e scolastici”

“I nerazzurri si crogiolano nell’evidente superiorità e finiscono per addormentarsi”.

“Per la prima volta, la squadra di Inzaghi si sente “arrivata”. Pecca di superbia e nei cambi di Inzaghi, nulla di più”.

Il gioco e i giocatori funzionano, come funziona la condizione atletica.

“Il crollo è esclusivamente mentale. I cambi di Inzaghi sono frettolosi e scolastici. Quando esce Perisic, fino a quel momento il migliore, i nerazzurri pensano inconsapevolmente che basti controllare il risultato. Non puoi permettertelo in uno scontro diretto, figurarsi in un derby dove l’inerzia cambia in un attimo. Quando esce Calhanoglu, poi, la squadra perde il controllo del pallone e del ritmo e automaticamente scoperchia la zona decisiva, dove nel frattempo entra Diaz. È una porta girevole, Pioli batte Inzaghi, lì cambia l’inerzia della partita e, di conseguenza, il risultato”.

Il calcio, scrive,

“è sempre più uno sport dove la psicologia è decisiva perché il resto – tattica e tecnica – tende spesso ad annullarsi. L’Inter, come nell’andata con la Lazio, l’unica altra sconfitta di campionato, perde di presunzione e in qualche modo dimostra di poter perdere il campionato solo credendo di averlo già vinto per diritto acquisito. Il Milan, al contrario, recupera linfa vitale quando sembra sul punto di morire. Ha lo stesso coraggio che aveva l’Inter lo scorso anno con Conte. Non la medesima qualità, ma su questo Maldini potrà lavorare”.

 

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