La rivoluzione russa del tennis, Medvedev numero 1 rompe il dominio di 18 anni dei Fab Four

Non tenevamo più il conto, ma sono passate 921 settimane dall'ultima volta che uno diverso da Nadal, Federer, Djokovic e Murray saliva lissù: era il 2004

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Melbourne (Australia) 30/01/2022 - Australian Open / Nadal-Medvedev / foto Imago/Image Sport nella foto: Daniil Medvedev

Erano – anzi saranno, da lunedì – 18 anni che in testa al mondo del tennis non ci finisce uno “normale”. Non un Fab Four: né Federer, né Nadal, né Murray, né Djokovic. Dal 2 febbraio 2004, il giorno in cui Andy Roddick lasciò dopo 13 settimane il numero uno del ranking Atp a Roger Federer. Il quale se lo tenne per le successive 237 settimane. Consecutive. Daniil Medvedev non ha scelto un bel momento per compiere il miracolo. Che è tale – un miracolo – statisticamente. Ma che potrebbe anche essere il segnale di un passaggio di consegne, generazionale. E’ il primo tennista nato negli anni 90 a farlo.

Sono passate la bellezza di 921 settimane: 361 le ha prese Djokovic,  310 Federer, 209 Nadal e le restanti 41 Murray. Fa notare Ubitennis che sono numeri anti-storici. Un “quadripolio” fuori canoni. Nei precedenti 18 anni, dal 1986 al 2004, si erano avvicendati al vertice 18 tennisti: da Lendl a Ferrero, ma anche Wilander, Edberg, Becker, Courier, Sampras, Agassi, Muster, Rios, Moya, Kafelnikov, Rafter, Safin, Kuerten, Hewitt.

L’impresa di Medvedev è avvicinabile semmai a quando Mats Wilander spodestò dopo 14 anni il quartetto Connors, Borg, McEnroe e Lendl.

La presa russa del tennis è un deja-vu, un ricorso storico. Medvedev è il terzo giocatore russo a salire fin lassù dopo Safin e Kafelnikov. Ma i suoi avi andavano e venivano, facevano parte di un precariato diffuso: Kafelnikov fu numero 1 per 6 settimane tra maggio e giugno 1999, Safin per complessive nove settimane tra fine novembre 2000 e aprile 2001. All’epoca c’erano Sampras e Agassi, a dominare. Altri tempi. Magari anche i prossimi lo saranno.

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