La piangina dell’Atalanta in prima pagina sul Corriere Bergamo (contro il Var e la Babele regolamentare)

L'articolo comincia così: “Niente piagnistei e niente tesi complottarde. Non sarebbe da bergamaschi, non sarebbe da Atalanta”. Segue un lungo frignare gasperiniano

Gasperini

Bergamo 10/02/2022 - Coppa Italia / Atalanta-Fiorentina / foto Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini

Sbatti la piangina dell’Atalanta in prima pagina sul Corriere Bergamo. Ovviamente con attacco pezzo che somiglia a quelli che hanno amici neri, omosessuali, terroni e così via. L’articolo ha una firma autorevole: Gigi Riva. E ha un succo: con la tecnologia gli errori arbitrali non sono accettabili, non c’è uniformità nelle decisioni.

Comincia così:

Niente piagnistei e niente tesi complottarde. Non sarebbe da bergamaschi, non sarebbe da Atalanta.

Il resto è un lungo pianto gasperiniano. Contro il Var, contro la Babele regolamentare.

Il Var avrebbe dovuto eliminare o almeno limitare la discrezionalità, aiutare i direttori di gara a commettere meno errori. Eppure il sovrapporsi di regolamenti, protocolli, codici e codicilli, ha finito per creare la Babele. Una sorta di regno per Azzeccagarbugli in grado di piegare a proprio piacimento le interpretazioni.

Un lungo pianto retroattivo che parte addirittura dal primo gol di Gaston Pereiro in Atalanta-Cagliari per un tocco di braccio Non rilevato dal Var). Poi, si passa alla sfida di Coppa Italia, in questo caso il Var è intervenuto (contro i maltrattati bergamaschi, va da sé).

Dai «rigorini» si è passati ai «pestoncini». «Da regolamento» il pestoncino di de Roon su Gonzalez (Fiorentina) al limite dell’area è da penalty. E sia. Fabbri, ben posizionato peraltro, non lo aveva concesso, ma come si fa a smentire il collega davanti al video che ti richiama al «regolamento». Con quel metro ci sarebbero dieci rigori a partita.

E infine il gol della Fiorentina al 93esimo. Secondo il Corriere Bergamo

anche qui il «regolamento» va a farsi benedire

con tanto di spiegazioni che vi risparmiamo. Restano i singhiozzi come rumore di fondo.

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