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Di Canio: «Il Napoli è una tenaglia, Lozano argento vivo. Spalletti nell’emergenza ha tenuto in piedi l’inseguimento»

Al CorSport. «Alla Juve non basta Vlahovic, per la Champions è dura. Ma con lui Dybala potrebbe non limitarsi ai ricamini. Dobbiamo abituarci: la dimensione dell’Atalanta è questa»

Di Canio: «Il Napoli è una tenaglia, Lozano argento vivo. Spalletti nell’emergenza ha tenuto in piedi l’inseguimento»
2000 archivio Storico Image Sport / West Ham / Paolo Di Canio / foto Imago/Image Sport

La favorita di Paolo Di Canio per lo scudetto è l’Inter. L’ha detto in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Un’intervista centrata sull’analisi delle coppie-gol del campionato. Quella dei nerazzurri, formata da Lautaro e Dzeko, è la meglio assortita. Sarà interessante capire se Allegri affiancherà Morata o Dybala a Vlahovic. L’intervistato preferisce Dybala che col serbo potrebbe non limitarsi ai “ricamini”. Ma nonostante il grande entusiasmo per l’arrivo del capocannoniere secondo Di Canio ha troppe squadre davanti per reinserirsi nella lotta al titolo: dovrà soffrire anche per il quarto posto. E il Napoli? Nel Napoli non c’è una vera e propria coppia gol.

Direi che il Napoli è una tenaglia. Zielinski sulla trequarti, Fabian Ruiz che con Anguissa o Lobotka è potuto avanzare ed è cresciuto parecchio. Davanti naturalmente Osimhen, con Lozano e Insigne. Lozano, porca miseria, è argento vivo, se solo non si dimenticasse il pallone ogni tanto. Puoi giostrare di possesso nella metà campo avversaria o in ripartenza. Se Osimhen è in forma la squadra ha a disposizione diverse opzioni di gioco.

Diverse soluzioni offensive per i partenopei.

Sì, anche se nel calcio le risorse non sono mai in eccesso. Spalletti aveva una squadra fisica tra Koulibaly, Anguissa e Osimhen e se n’è dovuta inventare un’altra fatta di piccoli come Lobotka e Demme. Eppure è riuscito a tenere in piedi l’inseguimento. Adesso deve reggere le due partite con Venezia e Inter, magari strappare una vittoria ed un pareggio e le cose si faranno interessanti. L’Inter per me resta la migliore e la favorita, ma staremo a vedere.

Nella lotta scudetto c’è a pieno titolo anche il Milan, ma l’ex attaccante di Lazio e Napoli non è convinto che la “coppia-gol” dei rossoneri possa tenere fino alla fine. Ibrahimovic e Giroud sono troppo in là con gli anni, secondo Di Canio.

A Ibra va concesso tutto e riconosciuto tutto. Ma se fino a qualche anno fa su venti palle giocate, diciotto diventavano perle, adesso le perle sono due e diciotto le palle perse. Quando ti tolgono la palla i compagni restano esposti alle ripartenze. Capita in diverse partite. Stop di petto, sforbiciate, scorpioni: queste cose Ibrahimovic continuerà a farle fino a 70 anni, ma qui parliamo di una squadra che deve disputare altre quindici gare. Il Milan, per le risorse tecniche che ha, sta ottenendo risultati fantastici. 

E infine l’Atalanta. Di Canio pensava che Gasperini potesse fare il colpo grosso, quest’anno. «Forse però dovrà rassegnarsi a questa dimensione». Tra i problemi di Ilicic, leader tecnico della squadra, e la scelta di far giocare di rado Zapata e Muriel insieme, il vero partner della punta è Pasalic. 

 

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