Questa la versione che trapela dal capitano (tramite il club) sul video diventato in pochissime ore virale sui social network

Questo è il brodo di coltura/cultura dal quale i pulcinellas vengono a fare la morale. “La presta libbbbertà”a chi sta al gabbio, non importa perché, per gli amici è di certo innocente. #napoli #Insigne #pulcinella pic.twitter.com/IBi4ne0bIB
— il_Mentore (@mentore_il) February 3, 2022
«Ciao Checco, ti sono vicino e mi raccomando: ti auguro una presta libertà. Forza Napoli»
Aveva fatto scalpore il videomessaggio di Insigne, circolato di cellulare in cellulare, di chat in chat e diventato – in poche ore – virale sui social. Il capitano del Napoli, ovviamente, è stato subissato di messaggi quantomeno perplessi: lo slang “una presta libertà” si usa, soprattutto in certi ambienti, verso chi è in carcere. Per augurare una veloce scarcerazione. Sulla cosa è tornata l’edizione odierna del Corriere dello Sport, che ha chiarito la situazione: «i commenti sono partiti a raffica – scrive il quotidiano – ma la versione ufficiale veicolata da Insigne attraverso il club azzurro è diversa: a Lorenzo, secondo quanto raccontato da lui stesso, è stato chiesto di mandare un saluto a una persona colpita dal Covid. Da qui l’augurio di libertà».