“Se Lukaku ha offeso qualcuno con quell’intervista chi s’è offeso dovrebbe crescere e farsi una pelle più spessa”

“Inutile dare uno schiaffo a un giocatore in questo modo. Quello che ha detto Lukaku sull’Inter era davvero così orribile e richiedeva una risposta del genere? I calciatori vivono vite molto strane. Mondi in cui vengono pagati straordinarie somme di denaro e in cui vengono adulati, ma possono anche essere rimproverati come scolaretti dispettosi e fondamentalmente gli viene detto di stare zitti”. Al Telegraph non è proprio piaciuta la risposta piccatissima del Chelsea all’intervista del suo bomber, nella quale tra l’altro si diceva un po’ pentito di aver lasciato l’Italia. Il quotidiano inglese critica l’impostazione per cui i calciatori devono essere trattati come bambini, producendo una massa di ragazzoni insipidi che non dicono mai nulla di nulla.
“Lukaku è stato davvero maleducato o estremamente critico nei confronti di Tuchel o del Chelsea? Non si è rifiutato di giocare o detto di voler andare subito”. “Come giornalista – scrive Jason Burt – sostengo sempre non solo le opinioni oneste espresse dai giocatori, ma anche le opinioni interessanti. Opinioni che portano al dibattito e alla discussione”. Per Burt “addestrato ai media” “è solo un altro modo per dire di essere blando; essere anonimo; dire niente”.
“Personalmente sosterrei sempre il candore. Il calcio è solo un gioco, anche se un gioco che significa tanto, ma dovrebbe anche essere un gioco in cui i partecipanti – come i tifosi, gli esperti e i giornalisti – possono parlare apertamente di ciò che pensano e di ciò che sentono. Se ciò che ha detto Lukaku è stato davvero così doloroso, si può umilmente suggerire che quelli che si sono offesi debbano farsi una pelle leggermente più spessa“.