D’Amore, Asl Napoli 2: «Neanche chi ha la dose booster potrebbe giocare, a meno che non giochi con la Ffp2»
Le dichiarazioni a Radio KKN. «Questo se vogliamo attenerci alla circolare Draghi. Se poi ci sono protocolli particolari non lo so. Il campionato andrebbe fermato»
Db Milano 01/12/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Spezia / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: pubblico stadio
«Neanche i giocatori che hanno le tre dosi booster possono giocare perché sono stati a contatto con dei positivi». Così ha detto D’Amore dell’Asl Napoli 2 a Radio Kiss Kiss Napoli. «Volessimo attenerci alla circolare Draghi. dovrebbero giocare con le mascherine Ffp2. Giocano con le mascherine?».
D’Amore ha aggiunto che poi – certo – può essere che i vari protocolli particolari prevedano qualcosa di diverso. Secondo la legge, però, è vero che i vaccinati con tre dosi non hanno obbligo di quarantena, ma è pur vero che hanno l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto col caso positivo.
In merito alla tempistica discutibile del provvedimento di isolamento di Zielinski, Lobotka e Rrhamani, D’Amore ha dichiarato che con 3000 contagi al giorno nel solo territorio di competenza, non è il Napoli a poter catalizzare tutte le risorse dell’Asl.
E il campionato, andrebbe fermato? Sì, secondo D’Amore. «Se la Lega ci tenesse alla salute – prima di tutto quella degli atleti – lo farebbe».
«Ricordate quando nel periodo dell’influenza si parlava di numeri esagerati, di 200.000 italiani a casa, di classi decimate? Ecco, ora parliamo di un milioni e mezzo di italiani a casa ma si parla di riaprire le scuole. Ho detto tutto. Figuriamoci il calcio».
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