Al Giornale. «Simone Inzaghi mi è sempre piaciuto. Con lui la Lazio non sbagliava una stagione, adesso invece c’è gente che non trova posto, tipo Luis Alberto, e la squadra va così così»

Il Giornale intervista Spillo Altobelli. Tra i temi trattati, anche quello del campionato di Serie A e dell’addio di Lorenzo Insigne al Napoli per il Canada.
«Lorenzo è un simbolo di Napoli e del Napoli: se tu società gli offri un contratto al ribasso vuol dire semplicemente che non punti più su di lui. I calciatori, e i procuratori, ragionano così».
Sembra che solo per i calciatori non esista il Covid.
«Obiezione accolta. Ma a questo punto sono i presidenti che devono mettersi d’accordo. Si siedano intorno a un tavolo e decidano finalmente di non portarsi via i calciatori gli uni con gli altri. E invece la realtà è sempre la stessa: si fanno la guerra e fino a quando ci sarà concorrenza non cambierà la situazione».
Parla dell’Inter: da quando c’è Inzaghi gioca meglio.
«In effetti quando sono partiti Antonio Conte, Lukaku, Hakimi ed Eriksen, gli interrogativi sul futuro erano più di uno. E invece sono stati molto bravi a centrare la qualità dei sostituti, tutti con caratteristiche diverse ma i risultati fin qui sono stati identici. E gioca anche meglio, adesso la squadra».
Sul tecnico nerazzurro:
«Mi è sempre piaciuto. Con lui la Lazio giocava bene e non sbagliava mai stagione. Adesso invece nella Lazio c’è gente che non trova posto, tipo Luis Alberto, e la squadra va così così».
I rivali dell’Inter sono, nell’ordine, Milan, Napoli e Atalanta.
«Il Milan non è più una sorpresa perché si è ripetuto. Maldini e Pioli hanno messo insieme giovani che stanno maturando ed esperti di rango tipo Ibra. Perciò sostengo che sono il rivale numero uno per l’Inter. Con il Napoli e l’Atalanta alle spalle».