Il campione olimpico è accusato di stupro e violenza su minore. I fatti sarebbero avvenuti nel 2016 anche durante i Giochi di Rio

Yannick Agnel, campione olimpico nei 200 stile libero e nella 4×100 ai Giochi di Londra 2012, ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con una tredicenne, figlia del suo ex allenatore Lionel Horter. Il nuotatore è accusato di stupro e violenza sessuale su minore. Lo riferisce Edwige Roux-Morizot, Pubblico ministero di Mulhouse, in una conferenza stampa su una vicenda che aveva preso nei giorni scorsi i toni dello scandalo.
“Agnel ha riconosciuto i fatti che gli sono stati contestati”, ha detto Roux-Morizot, aggiungendo però che il nuotatore non pensava di commettere un reato pur dichiarandosi pentito della sua condotta. La vittima – scrive L’Equipe – è Naome, una delle figlie di Lionel Horter, ex allenatore del campione. I fatti sarebbero avvenuti nel 2016, quando Agnel aveva 24 anni. I rapporti sarebbero avvenuti non solo a Mulhouse, ma anche durante uno stage in Thailandia, a Rio de Janeiro in occasione dei Giochi Olimpici, e a Tenerife.
In Francia un rapporto sessuale con un minore di 15 anni rientra necessariamente nell’ambito dell’accusa di violenza sessuale. Agnel non andrà in carcere ma è stato posto sotto controllo giudiziario e gli è stato ritirato il passaporto. Inoltre non potrà entrare in contatto con Sophie Kamoun, il suo agente, con la famiglia Horter e con la sua presunta vittima.