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Joe Barone: «Gattuso? È andato via prima dell’inizio del mercato: si commenta da solo»

A Repubblica: «Vlahovic? È un professionista serio. La nostra proposta di rinnovo resta sul tavolo ma lui non vuole accettare»

Joe Barone: «Gattuso? È andato via prima dell’inizio del mercato: si commenta da solo»
Db Firenze 11/08/2019 - amichevole / Fiorentina-Galatasaray / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Joe Barone

Su Repubblica un’intervista al direttore generale della Fiorentina, Joe Barone. Racconta la gestione del club viola, l’impegno di Commisso e parla anche di Gennaro Gattuso, che in estate ha firmato un contratto per la panchina ma la cui avventura in viola è durata poche settimane. L’ex tecnico del Napoli ha dichiarato di aver lasciato l’incarico perché sono state disattese le promesse che gli erano state fatte.

«Ha lasciato all’inizio dell’estate, il calciomercato non era neanche partito. Si commenta da solo».

Barone parla benissimo di Vincenzo Italiano («Mi piace tantissimo), paragonando il suo calcio a quello di Zeman. E anche di Vlahovic.

«È un professionista serio, su questo non posso dire niente e io ho anche un buon rapporto con lui. Siamo stati chiari con Dusan. Gli abbiamo proposto il rinnovo, il più alto di sempre nella storia della Fiorentina. L’abbiamo fatto più volte e sia lui che il procuratore ci hanno fatto capire che non vogliono accettare. La proposta è sul tavolo e rimane quella. A oggi è un giocatore della Fiorentina. Non posso sapere quel che accadrà in futuro. Però una cosa voglio dirla: questo è un gruppo, compatto e forte. Vlahovic è uno dei suoi componenti».

Sulla battaglia di Commisso e della Fiorentina per arginare i procuratori:

«Commisso e Barone non sono contro i procuratori, ma oggi il mercato è totalmente controllato da loro. A noi non piace il double dipping, ovvero quando un agente prende una percentuale da entrambe le parti. Sia dalla società dove risiede il suo calciatore, sia in quella dove vorrebbe che finisse al termine di una trattativa. Questo deve finire. Ci vogliono regole chiare, precise, che tutti devono rispettare».

Una battaglia che la Fiorentina fa in nome di tutto il calcio.

«A volte ci sentiamo da soli, invece tutte le società dovrebbero camminare insieme a noi».

Sulla Serie A e la governance del calcio:

«Qualcosa deve cambiare, è chiaro. Chiediamo più trasparenza. La Fiorentina è contro i fondi di private equity all’interno della Lega Serie A».

 

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