Sul Corsport. La copertina dopo il calcioscommesse: “Non mancarono gli idioti, molti non capirono che Pablo non solo era vivo ma sarebbe diventato un grande del Mundial”

Paolo Rossi a un anno dalla morte. Bellissimo il ricordo di Italo Cucci oggi sul Corriere dello Sport. Cucci parte da un documentario visto recentemente in tv in cui hanno mostrato la celebre copertina del Guerin Sportivo dopo lo scandalo del calcioscommesse che coinvolse anche il centravanti della Nazionale di Bearzot. Italo Cucci credeva ciecamente in quella Nazionale, convinto che avrebbe potuto vincere il Mondiale. E così andò.
Poi finì tutto, un paio di titoli di giornale, uno scandalo di verdurai malati di scommesse, il calcioscommesse, le camionette dei carruba in campo e a forza di tirar bestemmie ecco anche il nome di Paolo Rossi, generalità come si deve, mancava solo la foto difronte e di profilo. Ma lo sapevo innocente, quelli che lo conoscevano anche meglio di me erano pronti a morire per lui. Pochi ma buoni.
E quel morire mi suggerì la copertina che ho rivisto l’altra sera: Paolino orizzontale sull’erba e un titolo suggeritomi da Francesco De Gregori: “HANNO AMMAZZATO PABLO, PABLO È VIVO”. Non mancarono gli idioti – a quel tempo -, molti non capirono soprattutto quando cominciai a scrivere che Pablo (guarda un po’…) non solo era vivo ma sarebbe diventato un grande del Mundial. Una volta lo stesso Bearzot sí disse sorpreso delle mie certezze, per lui che non faceva il giornalista e non viveva di chiacchiere era un attimo più difficile saltare lo steccato dei dubbi; ma poi presero a volersi bene, lui e Paolino, come padre e figlio, e tutto andò a posto.