Il Corriere del Mezzogiorno: Spalletti affronta l’emergenza, a differenza del recente passato

Piangersi addosso non fa parte del suo dna. Spalletti vuole portare la nave in porto nonostante il mare in tempesta: è un cambio di mentalità

Spalletti analisi tattica udinese-napoli

L’editoriale di Monica Scozzafava, pubblicato sull’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, ha posto l’accento sulle differenze tra Spalletti e il recente passato (si riferisce a Gattuso) nell’approccio all’emergenza infortuni.

Luciano Spalletti affronta l’emergenza, ed è questa la prima e differenza rispetto al recente passato. Come il comandante di una nave, l’allenatore del Napoli, fronteggia la tempesta in mezzo al mare. Resta saldo al timone, non si scoraggia (sa che servirebbe a poco). Piangersi addosso non fa parte del suo dna.

La stessa partita con l’Atalanta, nonostante la sconfitta, ha messo in evidenza la versatilità del tecnico di Certaldo, che non perde tempo a piangersi addosso ma che piuttosto studia tutte le soluzioni tecniche e tattiche a disposizione. Farà così anche giovedì per l’importante sfida al Leicester. Con la nave che deve andare in porto nonostante il mare in tempesta. Questo il cambio di mentalità. Così lo analizza il Corriere del Mezzogiorno:

Contro il Leicester ancora un’altra pagina della sua avventura sulla panchina azzurra, nuova. Per la prima volta il Napoli dovrà vincere per qualificarsi. Spalletti ha fatto i suoi conti e senza sei titolari (anche Lobotka si è aggiunto alla lista degli infortunati), sa che può affrontare una squadra decima in Premier League, reduce anch’essa da una sconfitta. La certezza è il concetto che trasferisce ai reduci della sua squadra. Affinché nessuno si senta rispetto ai calciatori che mancano. Atteggiamento propositivo, l’unico possibile, per non perdere in partenza l’opportunità di qualificarsi e andare avanti in Europa. C’è una variabile: non qualificarsi in un girone al quale prendono parte oltre la squadra inglese lo Spartak di Mosca nono in classifica in Russia e il Legia Varsavia, addirittura coinvolto nella lotta per non retrocedere, significherebbe fare i conti con un «fallimento» che andrebbe poi metabolizzato. E sarebbe un’altra dura prova. Spalletti, per carattere, a questa eventualità non pensa e non crede. La nave deve andare in porto, anche con il mare in tempesta: il cambio di mentalità.

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