A Sky Calcio Club: «Cerca la miglior condizione, cura il peso perché i farmaci presi gli avevano fatto prendere qualche chilo, ma ha una volontà mai mostrata prima»

Ospite dello Sky Calcio Club, il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, è tornato sull’episodio del gol annullato contro la Roma, molto discusso già subito dopo il fischio finale del match.
«Le registrazioni dei dialoghi fra arbitro e sala Var sembra siano un segreto di stato e invece, potendole ascoltare, sarebbe tutto più chiaro. A volte ci può stare l’errore: il sentir dire “Abbiamo fatto un pasticcio” sarebbe più facile da accettare».
Ma Gasperini ha parlato anche di Ilicic, che l’anno scorso è entrato in crisi per via del Covid e di quanto stava accadendo a Bergamo, epicentro della pandemia durante la prima ondata.
«Ad un certo punto non voleva più giocare e invece non l’avevo mai visto motivato come quest’anno: cerca la miglior condizione, cura il peso perché i farmaci che ha dovuto prendere gli avevano fatto prendere qualche chilo. Ma ci arriva, sono sicuro, perché ha una volontà mai dimostrata prima: forse il problema che ha avuto l’ha temprato».
Sul suo tipo di calcio:
«Per anni sono stato considerato un pazzo, la mia sembrava una filosofia senza futuro o comunque se ne parlava dicendo solo che giocavo a uomo a tutto campo: mi sembrava un po’ riduttivo. E’ stato il pressing a cambiare la mia visione, poi ho sempre pensato a questo calcio e devo ringraziare la società e i giocatori che mi consentono di realizzarlo. Loro hanno una buona predisposizione: la cosa più importante è che si divertano quando si allenano. Sicuramente preferiscono aggredire in avanti invece che correre all’indietro: così ti prendi dei rischi, ma fai 98 gol in una stagione, fai tre gol al Napoli. Per anni ho sentito dire “Con la difesa vinci lo scudetto o ti salvi”: io credo che per salvarti devi vincere dieci partite, invece di pareggiarne venti».