ilNapolista

Date una cattedra a Spalletti, ha tenuto una lectio sulla responsabilità in un gruppo di lavoro

Sbollita la rabbia, è tornato a essere la persona che abbiamo apprezzato. Pagherà la multa alla squadra. È consapevole di essere un esempio, innanzitutto per i suoi giocatori. E non solo

Date una cattedra a Spalletti, ha tenuto una lectio sulla responsabilità in un gruppo di lavoro

La frase “noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità” è certamente evocativa e suggestiva. Emoziona. Ma nella conferenza stampa di oggi, Luciano Spalletti ha tenuto una lectio sull’assunzione di responsabilità nei confronti degli altri. Perché – diciamolo – serve a ben poco dire che “lamentarsi è da sfigati” se poi alla prima contrarietà ti fai espellere e in tv insisti sottolineando l’errore dell’arbitro. Possiamo giustificarlo in nome dell’agonismo. Ma nemmeno tanto. Perché visto che fai l’allenatore, se dici che lamentarsi è da sfigati, devi tenerne conto nei momenti caldi altrimenti sono parole al vento.

Oggi, in conferenza, da Spalletti abbiamo ascoltato le migliori frasi possibili sulla sua squalifica. A parte il dolore che ha manifestato per la squalifica che gli impedisce di svolgere il lavoro che ha scelto e che ama, Spalletti non è in alcun modo tornato sull’errore arbitrale in occasione della punizione del 2-2 del Sassuolo. Anzi, ha detto che pagherà la multa alla squadra. Perché – ed è qui il succo – perde tanto tempo a istruire i giocatori e tutti i componenti dello staff sui comportamenti da tenere in campo e in panchina, e poi è proprio lui a dare il cattivo esempio.

Non solo. Ma ha ricordato che gli arbitri non gli dicono niente quando lui sbaglia una sostituzione o un impianto tattico di una partita. È stato semplicemente perfetto. È il messaggio che ci saremmo aspettati da lui. Su questo versante fin qui Spalletti non ha quasi mai avuto cedimenti. Qualcuno, invece, ne ha avuto in campo. Spalletti ci sembra che abbia mandato a memoria la lezione di Ottavio Bianchi: «Se concedi un alibi a Napoli, è finita».

Tutti commettiamo errori. Ma Spalletti ci sembra una persona che si comporti tenendo presente di essere un esempio. La sua risposta di oggi sulla squalifica e sull’espulsione andrebbe mostrata in tutte le scuole calcio e in tanti luoghi di lavoro. È la base per qualsiasi tentativo di raggiungere la vittoria.

ilnapolista © riproduzione riservata