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Conferenza Spalletti (LIVE): «Pagherò la multa alla squadra per la mia espulsione»

«Noi siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità. Questa squadra ha già dimostrato di valere nelle difficoltà. Mertens domani è il capitano».

Conferenza Spalletti (LIVE): «Pagherò la multa alla squadra per la mia espulsione»

La conferenza di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Atalanta in programma domani sera a Fuorigrotta alle 20.45

«Si sceglie con quelli che rimangono. Quel che è fondamentale è stare uniti a protezione della squadra che ha già dimostrato nella difficoltà quanto ha a cuore questa maglia e si vede quotidianamente a tutti gli allenamenti. Non c’è miglior situazione di questa di vedere se ci si lascia spaventare oppure si vuole andare a trovare nuove energie e nuove risorse. È fondamentale avere nella testa che siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e quella di tutte quelle che persone che ci vogliono bene e ci stanno vicini. Quando tocca a noi, è il momento di farlo vedere».

«Si passa da un eccesso a un altro. Da un lato si dice che è quasi impossibile e poi si parla di scudetto. Non siamo dei polli, siamo partiti per obiettivi ben chiari e tutto il resto lo vedremo strada facendo, che tipo di viaggio saremo in grado di portare avanti. L’Atalanta è un cliente scomodo perché sono costruiti bene.  Io lo dico che ho la rosa forte, qualcun altro non lo dice. Sotto l’aspetto della copertura doppia dei ruoli, ce ne sono di più forti di noi. Noi abbondiamo davanti. Se si parla di completezza  della rosa noi stiamo a posto ma ce ne sono altre più a posto di noi. Noi abbiamo caratteristiche che possono creare problemi all’Atalanta. Non dobbiamo far portarci in giro per il campo dall’Atalanta.

«La squalifica, faccio fatica a sopportarlo. Vengo cancellato dal mio mondo, io vivo per fare l’allenatore, per stare vicino alla squadra. Quando spendo del tempo nelle riunioni a dire che comportamento dobbiamo avere in campo e in panchina, parlo di tutto lo staff che va in panchina, io chiedo loro di avere un certo comportamento, di non accettare le provocazioni, di saper accettare un errore arbitrale come sbaglio io qualche sostituzione. Quel che è successo è la perfetta esemplificazione di quel che non si deve fare. Per questo io pagherò la multa alla squadra. Bisogna sapersi trattenere anche di fronte a quel che ritieni ingiusto. E fare come fanno loro quando tu sbagli. Gli arbitri non mi dicono niente quando sbaglio.

Il risultato di 2-0 non ti mette al sicuro con le cinque sostituzioni. Siamo sotto tempesta perché oltre agli infortuni abbiamo avuto anche il Covid. Calciatori che hanno avuto il Covid tre giorni fa, è difficile avere da loro una risposta come te l’aspetti.

Demme e Politano? Siamo ancora in grado di poter mandare in campo 16 calciatori. Anche senza capitano e comandante, abbiamo molti altri alti ufficiali dentro la squadra. C’è gente come Mertens, Di Lorenzo, Mario Rui, Ospina, Rrahmani che ormai è un leader. Anche Zielinski, è un po’ più taciturno ma è tosto. Non dovremo buttare il pallone ma giocarlo, e non andare a fare i duelli perché in quel caso vincono loro. Tanto passerà dalla gestione quando hai la palla”

«Sottovalutata con il Sassuolo? È quel che vorremmo tentare di fare, ossia tenere il possesso palla. Dobbiamo riuscire a gestire la maggior parte della partita. Se la tengono gli altri, ci portano a essere sparpagliati per la loro ampiezza. Se loro gestiranno molto la palla, sarà inevitabile entrare in difficoltà. A Sassuolo ci abbiamo provato, anche nel finale.

Demme e Politano, vediamo, ci sono delle valutazioni che vanno fatte. Valuteremo scientificamente.

Lo stadio diventa fondamentale. Ho parlato qualche volta con De Laurentiis, lui è molto disponibile a far sì che avvenga questo. È chiaro che poi allo stadio bisogna comportarsi bene, è un luogo importante, bisogna andare a prendere quelle cose che ci fanno divertire. Lo stadio sarà fondamentale.

Juan Jesus ha esperienza, ha forza, conoscenze, il valore lo capisci dal modo in cui viene accolto dallo spogliatoio. Ha tutte le caratteristiche per svolgere i suoi compiti in maniera precisa.

Mertens domani è il capitano. Ci aiuterà a indicare la strada.

Le partite con Torino e Verona sono un buon mezzo per allenarsi in vista dell’Atalanta. Dentro l’allenamento impariamo ad andare più forte sull’uomo. La costituzione fisica fa la differenza. È difficile trovarne uno più piccolo di un metro e novanta nell’Atalanta.

Il calcio di rinvio è la fase di nessuno. Non è né fase di possesso né di non possesso.

Mi piace tutto di Gasperini, sono andati a vederlo allenare, sono andato a cena insieme. È stato uno dei primi ad andare su un’altra strada rispetto a quella che percorrevano tutti.

Si gioca troppo nel calcio moderno? Dobbiamo trovare un po’ più di spazi per far recuperare i calciatori, sia dal punto di vista muscolare sia dal punto di vista mentale. Siamo tutti col fiato sul collo dei calciatori, anche io posso diventare una pressione per loro. Bisognerebbe avere la possibilità di avere ore extra in una giornata per farli recuperare. C’è anche il costo mentale dei trasferimenti. In Russia siamo stati un’ora in piedi a fare i check-in per uscire, poi c’è il viaggio, il pullman. Quando torni, sei spappolato. Queste sono le capacità della persona veramente forte a livello mentale, che ha una famiglia, la capacità di creare un ordine tale da esprimere una prestazione dopo tre giorni. In questo caso ho a che fare con professionisti seri”

Ogni partita è un viaggio verso l’ignoto, non lo so dove ci si può trovare, dove si può andare. L’ho ricordato in questi giorni ai calciatori. Traspare che si è buttato via delle possibilità. Io ho ricordato loro quello che hanno fatto e non se lo devono ribaltare da nessuno. Spaventatori o meno, persone che tifano per altre squadre. Abbiamo fatto un buon calcio, buoni risultati, abbiamo una discreta classifica.

I calciatori hanno molte soluzioni, non è mai piaciuto quando vogliono mettere uno psicologo vicino alla squadra. È il loro mestiere ma fa parte anche del lavoro dell’allenatore.

L’Atalanta è una squadra che può ambire allo scudetto.

Ounas è pronto. Mi è dispiaciuto non averlo a disposizione in questo periodo. Sarebbe entrato col Sassuolo se non si fosse infortunato Koulibaly. Ounas è molto potente, è uno che ha forza.

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