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Una donna cubana dice di essere stata violentata da Maradona quando era adolescente

La denuncia riportata anche dal Guardian: “Avevo 16 anni, la mia famiglia non disse niente perché Maradona era amico di Castro”

Una donna cubana dice di essere stata violentata da Maradona quando era adolescente
An Milano 17/10/2013 - presentazione del dvd 'Maradona - Non sarò mai un uomo comune' / foto Andrea Ninni/Image Sport nella foto: Diego Armando Maradona

Mavys Álvarez, una donna cubana che dice di aver avuto una relazione con Diego Armando Maradona un paio di decenni fa, afferma che di essere stata violentata quando era ancora un’adolescente. Le ha “rubato l’infanzia”, dice.

La notizia è riportata anche dal Guardian. Álvarez ora ha 37 anni, e la scorsa settimana ha testimoniato davanti a un tribunale del ministero della Giustizia argentino che sta indagando sulle sue accuse all’ex entourage di Maradona. La denuncia si riferisce a un viaggio che Álvarez ha fatto in Argentina con Maradona nel 2001, quando lui aveva circa 40 anni e lei 16. La donna ha detto di averlo incontrato per la prima volta poco prima del viaggio, quando era a Cuba per sottoporsi a un trattamento per la tossicodipendenza.

In una conferenza stampa a Buenos Aires, Álvarez ha affermato che Maradona l’ha violentata nella clinica dell’Avana dove si trovava, mentre sua madre era nella stanza accanto. “Mi ha coperto la bocca, mi ha violentato, non voglio pensarci troppo. Ho smesso di essere una ragazza, tutta la mia innocenza mi è stata rubata. È difficile. Smetti di vivere le cose innocenti che una ragazza di quell’età deve sperimentare”.

Álvarez aveva precedentemente descritto la relazione come consensuale, ma ha anche affermato che Maradona le aveva usato violenza almeno in un’occasione. Ha anche detto che la sua famiglia aveva permesso che si instaurasse una relazione con Diego, nonostante la grande differenza di età, a causa dell’amicizia con il defunto presidente cubano Fidel Castro.

Álvarez dice di aver presentato la denuncia “per aiutare tutte le donne”.

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