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Tartaro: «Per ricomporre le fratture di Osimhen ho inserito sei placche e diciotto viti»

Il chirurgo che operato il calciatore a 1Station Radio: «Presto per parlare di tempi di recupero. La forza cinetica generata dallo schiacciamento ha creato un danno devastante»

Tartaro: «Per ricomporre le fratture di Osimhen ho inserito sei placche e diciotto viti»
Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Viktor Osimhen

Si è conclusa da poche ore l’operazione al volto di Victor Osimhen che si è resa necessaria a causa delle fratture scomposte riportate dopo il duro scontro con Skriniar nella partita di domenica contro l’Inter.

Il comunicato del Napoli al termine dell’intervento parla di una prognosi di 90 giorni per il calciatore nigeriano, ma le speranze, anche quella di Spalletti, sono di rivedere l’attaccante in campo il prima possibile.

Nella giornata di domani andrà in onda una lunga intervista su 1Station Radio a Gianpaolo Tartaro, il chirurgo che ha operato Osimhen presso la clinica Ruesch di Napoli.

Intervento perfettamente riuscito, ma necessarie sei placche e diciotto viti

«L’infortunio di Victor Osimhen non è stato una semplice fattura allo zigomo ma ha interessato anche diverse ossa del viso. Non è stato un trauma da urto, bensì da compressione: la forza cinetica generata dallo schiacciamento del viso di Osimhen contro quello di Skriniar ha creato un danno devastante. Per ricomporre le fratture ho dovuto inserire sei placche e ben diciotto viti. È ancora presto per parlare di tempi di recupero perché l’intervento è stato davvero complesso: le condizioni del viso del calciatore erano pessime ma garantisco che l’intervento è perfettamente riuscito»

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