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Io speriamo che passiamo: la favola dell’Europeo non c’entra niente con la realtà del calcio italiano

Altrimenti si finisce con l’idea di vincere le pandemie con i canti condominiali fuori al balcone. Mancini ha più volte confermato di credere nelle apparizioni di Medjugorje, partiamo avvantaggiati

Io speriamo che passiamo: la favola dell’Europeo non c’entra niente con la realtà del calcio italiano
Roma 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: tifosi Italia

L’Italia sarà pure la terra di illustri poeti e di Fellini ma da tempo ormai fatica a comprende il senso leggero delle favole ed il loro lambire la verità. Lo stivale le trova indistinguibili dalla realtà, confusione tipica degli allucinati, dei moribondi e dei catechisti.

Vincere gli europei è stato splendido e gioirne un privilegio di cui essere grati. Potrebbe bastare. Poi, certo, la vita impone qualche necessaria moderazione se non si vuol vivere in un perenne trip da metanfetamine. Per ritenere Jorginho un centrocampista che lascerà il segno e Insigne l’uomo che ti porterà ai mondiali bisogna sfidare in un duello all’ultimo sangue la logica del prim’ordine e spingersi a ritenere i miracoli di San Pio di Pietrelcina strumenti utili a diminuire lo spread o contenere il rapporto deficit/PIL. È necessario volersi proprio tuffare a piè pari nel regno fatato dei sogni. Ci siamo commossi nell’estate appena alle spalle, credo sia sufficiente a decidere di evitare di sfidare la sorte e farci prendere per fessi.

Mentre ci prepariamo a provare a passar i playoff – cosa difficile ma non impossibile – la nazione italiana potrebbe darsi una regolata e re-imparare a godersi le favole senza invocare ad ogni passo il riscatto, il cambio di rotta, il genio latino contro i tecnocrati del mondo. Altrimenti poi si finisce con l’idea di vincere le pandemie con i canti condominiali fuori al balcone alle 18. Non so se si è capito ma il campionato di calcio italiano è ormai il quinto (forse) per interesse continentale e la nazionale non ha mancato l’ultimo mondiale esattamente per caso. Trovare un undici titolare azzurro è compito ormai più arduo che parlare con i messaggeri dei mondi sovrannaturali.

D’altra parte il nostro CT ha più volte confermato di credere nelle apparizioni di Medjugorje, quindi in questo caso dovremmo partire decisamente avvantaggiati.

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