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Spalletti: «L’espulsione mi devasta, non ho mai protestato, spero che Massa capisca»

A Dazn: «Sia Roma che Napoli hanno giocato una grande partita. Secondo me Massa ha arbitrato benissimo, era difficile. Spero che faccia chiarezza»

Spalletti: «L’espulsione mi devasta, non ho mai protestato, spero che Massa capisca»
Napoli 21/10/2021 - Europa League / Napoli-Legia Varsavia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Nel post partita di Roma-Napoli, ai microfoni di Dazn, l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti.

«Sono sempre stato zitto tutta la partita, non ho detto niente, poi gli ho detto ‘comunque bravo’ e lui ha messo le cose insieme e mi ha buttato fuori. Poi gliel’ho spiegato. Una roba che mi distrugge, mi dispiace. Vieni qui con le migliori intenzioni, ti metti lì zitto e buono, ho parlato con Irrati correttamente, non ho mai detto niente, mai protestato, spero che capisca e riesca a far chiarezza su quanto successo».

Stasera la Roma si chiudeva molto e non lasciava spazio a Osimhen, se lo aspettava?

«La Roma ha giocato una grande partita, tutte e due le squadre hanno giocato una ottima gara, dove si sono equivalse, mantenendo sempre un grandissimo equilibrio. Le situazioni importanti per fare gol sono state poche sia da una parte che dall’altra. Sono due squadre che quando vai a sbagliare la prima aggressività e ti saltano un uomo o un reparto poi lo fanno valere fino in fondo».

Anguissa era già così forte quando è arrivato o ci ha lavorato su?

«E’ un atleta forte, un uomo vero, sa far tutto, sa attaccare, difendere, giocare nello stretto, bisogna che migliori nella finalizzazione perché riesce anche a ritagliarsi degli spazi per andare a concludere. E’ fisico di testa. Meno ci si mette mano meglio è, si rischia solo di fare male».

Va via più soddisfatto o rammaricato per non aver vinto?

«Dobbiamo avere la mentalità di andare a provare a spingere forte per creare uno spirito di squadra e un atteggiamento corretto. La squadra merita di avere questa voglia di andare a vincere le partite, per come sono fatti e come si comportano. A volte non sono tanto convinti, perciò bisogna tentare di dargli quell’aiutino in più, ma sono una squadra che recepisce e vuole fare le cose bene».

Hai cambiato molto a livello tattico, a cambiare. Il gioco tra le linee è mancato un po’?

«Sulla costruzione possiamo fare qualcosa in più, ma sul disegno tattico abbiamo provato più soluzioni, alla fine siamo riusciti a scatenare i passaggi sulla trequarti, la sostituzione dei ruoli. Il tentativo lo abbiamo fatto perché questa era una partita difficile in un momento difficile. Avevano ritrovato il pubblico dell’Olimpico quasi al completo. La squadra ha dimostrato di avere roba addosso».

E’ più deluso dall’espulsione o dal rapporto con l’Olimpico?

«L’espulsione mi devasta, probabilmente dispiace anche a Massa. La mano alzata? Si rivolgevano a me, ho detto sono io. Io la penso sempre allo stesso modo, ho ricordi bellissimi dello stadio e del pubblico, poi ognuno può reagire come vuole».

Guidolin si propone come testimone per Massa, racconta di aver visto tutto. Penso che si possa rimediare, dice.

«E’ facile, era lì, mi dispiace. Io non ho mai detto niente tutta la partita. Gli episodi ci sono stati, anche a favore nostro, che potevano essere dati, ma ho tenuto sempre tutti fermi in panchina, compostissimi. Perciò se mi ritrovo fuori mi dispiace».

Secondo lei c’è un problema di comunicazione con gli arbitri? Anche Gasperini oggi è esploso.

«Dal mio punto di vista no. C’è la possibilità di andarli a salutare alla fine e io l’ho fatto. Sono contento del risultato e secondo me Massa ha arbitrato benissimo, era una partita difficile. Poi è chiaro che un episodio va a te e uno a me, ma la partita è stata fatta bene. Loro hanno protestato un po’ in più di noi, noi siamo stati fermi. Insigne è andato a parlare con l’arbitro e un paio di volte Koulibaly, che sono i giocatori più significativi, ma non abbiamo creato problemi».

 

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