Una cronaca della partita all’insegna del “tengo famiglia”. “il Napoli non ha mai messo paura ai granata, in più occasioni hanno visto gli spiritelli. E alla fine si è difeso a cinque”

Interessante operazione di archeologia industriale da parte della Gazzetta. Così come in architettura, anche nel campo della comunicazione c’è chi ritiene che anche la storia delle dittature è storia. E quindi il giornale di Cairo ha deciso di rendere omaggio ai cinegiornali Luce dell’epoca mussoliniana. Lo ha fatto in occasione della cronaca di Napoli-Torino. Ricordiamo, per quei pochi che non lo sapessero, che Cairo è editore della Gazzetta oltre che presidente del Torino (e varie altre cose). Ecco cosa scrive la Gazza:
Il Napoli vestito da Halloween (divisa speciale per la ricorrenza ottobrina) non ha insomma messo paura al Toro e anzi gli spiritelli li hanno visti in diverse occasioni i tifosi di casa. E la difesa a cinque adottata nel recupero da Spalletti la dice lunga sulla tensione esistente sulla panchina azzurra. La capolista prima del gol non ha costruito molto dalle parti di Vanja Milinkovic.
Anzi, è il Torino
a lamentarsi per l’incapacità di tradurre in reti le tre azioni da gol costruite con manovre veloci e intelligenti. Anche spettacolari, se Brekalo in particolare fosse andato a dama quando si è incuneato tra le maglie difensive del Napoli per calciare in area piccola ma a mezz’altezza.
Il linguaggio e il tono sono da tifosi, anzi sono fantozziani. Ricordano il celebre protagonisti dei film di Villaggio. Cairo è il supermega direttore megagalattico.
Infine il gol:
Osimhen riesce a sfruttare di testa in mezzo all’area un pallone spiovente schizzato fuori da una carambola più unica che rara: Lukic allontana di forza colpendo la schiena di Elmas, la quale schiena fornisce il più delizioso degli assist.