Il Telegraph: «Basta gialli per chi si toglie la maglia dopo un gol. E’ una regola assurda»
"Ormai per i giocatori è come una sbornia. Non solo un male necessario, ma quasi un distintivo d'onore"

Mg Bologna 23/10/2021 - campionato di calcio serie A / Bologna-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic
“Qualcuno ricorda perché la Fifa, nella sua divina saggezza, ha reso obbligatoria l’ammonizione a un giocatore che esulta togliendosi la maglia?”. No, perché l’abbiamo tutti ormai digerita come regola iniqua e un po’ talebana, ma ce ne siamo assuefatti. Ci ritorna invece il Telegraph con un editoriale di James Corrigan, a dir poco corrosivo.
Era una questione di “feticismo per i capezzoli”?, si chiede Corrigan. “In realtà, la Fifa ha emesso l’editto nel 2004 nel tentativo di fermare le proteste dei tifosi”. Perché i festeggiamenti eccessivi “istigavano” la rabbia dei tifosi avversari. E così hanno deciso che era un atto pericoloso”.
“Ciò che ci rimane 17 anni dopo è la stessa vecchia e stanca routine che si ripete settimana dopo settimana. Il calciatore segna, il calciatore si lascia trasportare, il calciatore si calma, il calciatore torna nella propria metà campo, l’arbitro tira fuori timidamente un cartellino. Al giorno d’oggi è semplicemente accettato come un male necessario. Il professionista sa che avrebbe dovuto resistere ma non ci sono rimpianti. Quel giallo è come una sbornia. Ne vale la pena“.
Il Telegraph scrive di regola “insensibile e assurda”: “Dovrebbe essere un deterrente, ma ora è esattamente l’opposto. È diventato quasi un distintivo d’onore, un’espressione di quanto significhi quel momento. Così la farsa va avanti all’infinito”.
“La Fifa sostiene che si tratta di una forma di scherno e che deve essere repressa. Ma poi, quando si verificano sfottò veri gli arbitri a volte non fanno nulla. Perché quella particolare circostanza non è stata esplicitata dalla Fifa”.
Per il Telegraph si arriverà al punto di vedere “offesa nel più innocuo dei gesti e così arriveremo a trasformare i giocatori in automi”.
Il concetto, ragionevole, che dovrebbe prevalere è: “Tifa le squadre che ti piacciono e sfotti le squadre che non ti piacciono. Togli questa cosa e non avrai gare sportive: hai dei mostri. Quindi lasciate che gli eroi si spogliano. E se non vi piace, puoi fare quella cosa chiamata ‘distogliere lo sguardo'”.