Su La Stampa. La filosofia del tecnico e i suoi cambi hanno pagato. La partita contro lo Zenith è il manifesto programmatico del momento bianconero
Su La Stampa, Gigi Garanzini commenta la vittoria della Juventus in Champions grazie al gol di Kulusevski. La squadra di Allegri prenota gli ottavi con tre giornate di anticipo.
“Non c’è dubbio che la filosofia di Allegri, e i suoi cambi, stavolta sì, abbiano pagato. La partita di San Pietroburgo è un po’ il manifesto programmatico del momento bianconero. La qualità fa fatica ad emergere, tanto vale affidarsi alla sostanza, al pragmatismo dei De Sciglio e Bentancur. E badare innanzitutto al controllo del territorio, e al risultato, si capisce. Difatti non succede un granché, da una parte e dall’altra, ma adesso la Juve è tornata a sapere che cosa si può permettere e che cosa no. Ed è già tutta un’altra storia rispetto alla squadra squinternata che Allegri ha ereditato da Pirlo. Se poi De Sciglio, uno dei suoi cavallini preferiti, continua a giocare e a crossare a quel modo, il profumo di nuovo, anzi d’antico, comincia a farsi più forte”.