A Napoli la metro si ferma due volte. L’assessore Cosenza: «Servirebbe un miracolo»
Funzionavano solo tre treni su sei. «Il parco treni non è adeguato, guasti come quello di oggi si ripeteranno spesso. Forse i nuovi treni entro l'anno»

Quella di ieri è stata un’altra giornata nera per la Linea 1 della Metropolitana partenopea. L’ennesima. Circolazione sospesa sulla tratta Dante-Garibaldi dalle prime ore del mattino, poi, dalle 9,15, sull’intera tratta per due ore, fino alle 11-30. Il motivo? Funzionavano solo 3 treni su 6. Un fenomeno che si verifica sempre più spesso, dato che i convogli in uso sono ormai vecchissimi. Ieri ne è stato messo in funzione un quarto e si è potuti ripartire, ma poi, dopo tre ore, c’è stato un nuovo stop: troppi passeggeri per così pochi treni. Il servizio è tornato regolare solo nel tardo pomeriggio.
E finalmente anche il neo assessore ai Trasporti del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza – una delle sue prime dichiarazioni da assessore ha riguardato il ritorno degli ultras allo stadio – è intervenuto su quella che in qualsiasi città dovrebbe essere una questione di priorità per la vivibilità dei suoi abitanti: il funzionamento dei mezzi di trasporto. Purtroppo, però, ha sgombrato contemporaneamente il campo alle speranze: ci vorrebbe un miracolo per risolvere i problemi della metro, quanto accaduto ieri succederà di nuovo per molto tempo.
Queste le sue parole:
«Ci vorrebbe un miracolo per immaginare che i problemi si risolvano subito. Il parco treni non è adeguato, guasti come quello di oggi si ripeteranno spesso. Quando va bene, ne possono circolare sei».
Ha ricordato il vigile di Così parlò Bellavista quando Cazzaniga gli chiede del traffico e lui risponde: «Non me ne parli!».
Ieri intanto il Ministero dei Trasporti ha dato l’ok per riprendere i collaudi dei nuovi treni realizzati in Spagna, dopo lo stop per l’incendio dello scorso 13 luglio. Cosenza spiega:
«Ne abbiamo 10, se adesso parte la sperimentazione di questi nuovi treni, che sono lunghissimi, cambia il mondo. In totale, con i fondi del Pnrr, ne avremo 20. Se si potrà procedere anche durante le ore del giorno, nella migliore delle ipotesi potremo vedere il primo treno entro l’anno, mentre nel peggiore dei casi entrerà in funzione a gennaio-febbraio 2022».