In teoria i quattro azzurri di ritorno da trasferte in Paesi della “Red list” non possono entrare nel Regno Unito. Ma il governo inglese sta valutando una deroga
Le trasferte in Sudamerica e in Africa dei nazionali, nel groviglio delle diverse restrizioni Covid imposte dai diversi Stati, rischiano di produrre un domino di problemi burocratici e diplomatici che investe anche il Napoli.
In teoria, allo stato attuale, il Napoli infatti non potrà impiegare in Europa League contro il Leicester Ospina, Koulibaly, Rrahmani e Osimhen. I quattro sono di ritorno da viaggi in Paesi che il Regno Unito ha inserito nella sua “red list”, e dunque prima di poter entrare in Inghilterra dovrebbero osservare una quarantena di 10 giorni. Il match di Europa League al King Power Stadium è in programma per il 16 settembre: non farebbero in tempo. Lo sottolinea oggi il Daily Mail.
Ma la diplomazia è al lavoro, e le cose potrebbero molto probabilmente prendere una piega diversa. Perché ovviamente la stessa regola terrebbe a casa anche i vari sudamericani della Premier che hanno risposto alle convocazioni dei rispettivi Paesi. Il Telegraph scrive che “il governo sta valutando di allentare le restrizioni per i calciatori della Premier League nel tentativo di alleviare l’escalation della crisi tra club e nazionali”.
La deroga “è stata stata elaborate da figure di spicco di Whitehall ed è ora all’esame del Public Health England”. Ora si tratta di capire se questa riguarderà solo alcuni giocatori – come i quattro argentini di Tottenham e Aston Villa che rientrano prima del previsto – solo i giocatori di Premier, o tutti i calciatori in quella situazione. Quelli del Napoli compresi.
“Si ritiene – scrive ancora il Telegraph – che il segretario alla Cultura Oliver Dowden stia spingendo per una soluzione che non comprometta la salute pubblica”, e che ci sono dei precedenti a riguardo: il governo ha già mostrato una certa flessibilità per Euro 2020, Wimbledon e la squadra di cricket indiana in viaggio verso l’Inghilterra.
In totale, in Premier, sono undici i giocatori a cui per ora sarebbe vietato giocare questo weekend. Ma tra questi ci sono anche quelli “bloccati” dai rispettivi club di appartenenza e non lasciati alle nazionali. Loro sono al centro di una diversa trattativa: non avendo risposto alle convocazioni la Fifa ha intimato alle società di tenerli fuori, da regolamento, anche in campionato, pena dure sanzioni compresa la possibilità della sconfitta a tavolino. Anche su questo c’è un febbrile lavoro diplomatico per arrivare ad una soluzione di compromesso in tempo per il weekend.
Proprio per evitare tutto questo putiferio i club della Premier League avevano deciso all’unanimità di non “liberare” i propri giocatori per le partite internazionali in programma nei paesi della Red list. Ma la protesta non ha tenuto, e il contingente argentino di Tottenham e Aston Villa ha finito per viaggiare in Sud America comunque. I quattro poi finiti al centro della farsa clamorosa di Argentina-Brasile, interrotta dalle autorità sanitarie del Brasile.
Il Napoli, intanto, resta in attesa.