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Giuntoli: «Insigne? Stiamo parlando con l’agente, il clima è disteso, siamo fiduciosi»

A Sky: «Riscattare Anguissa? Non serve, abbiamo il riscatto fissato a giugno, nessuno ce lo può togliere ora. Inutile mettere soldi prima, se si può fare dopo».

Giuntoli: «Insigne? Stiamo parlando con l’agente, il clima è disteso, siamo fiduciosi»
As Roma 18/08/2018 - campionato di calcio Serie A / Lazio-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

Ai microfoni di Sky, nel prepartita di Napoli-Spartak Mosca, il direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli.

Come mai il turnover di stasera? Che dice Spalletti?

«Voleva dare un po’ di recupero a Victor e Anguissa e cerca di dare minutaggio a chi ne ha avuto meno finora».

Quanto conta in questa scelta la partita di domenica a Firenze?

«Sarà una partita molto difficile, come tante. La Fiorentina sta facendo molto bene con il nuovo allenatore, sarà partita molto complicata. Non credo c’entri la partita di domenica per il turnover. Spalletti crede che la squadra abbia bisogno di coinvolgimento totale e adesso ha scelto Petagna».

A che punto è la vicenda Insigne?

«In questo momento stiamo parlando con l’agente, c’è un clima molto disteso, siamo sempre fiduciosi ma molto concentrati sul campo. Sia noi che Lorenzo pensiamo a fare il bene del Napoli, poi vedremo».

Sul riscatto di Anguissa:

«Non serve, abbiamo il riscatto fissato a giugno, nessuno ce lo può togliere ora. Inutile mettere soldi prima, se si può fare dopo».

Manolas come sta dal punto di vista psicologico?

«Manolas è un calciatore molto importante e un ragazzo eccezionale, al quale il gruppo tiene molto, come lui tiene al gruppo. E’ un grande professionista. Ha rispettato le scelte dell’allenatore, è stato importante fuori dal campo speriamo lo sia anche in campo stasera».

Se l’aspettava questa partenza del Napoli? Quanto è orgoglioso, visto che lei è l’artefice principale della costruzione della squadra?

«L’artefice è sempre il presidente, è lui che si prende i rischi, noi siamo la parte tecnica e siamo orgogliosi di quanto fatto, vedremo come finirà. Anche l’anno scorso eravamo fiduciosi, anche se non è arrivata la Champions. Siamo stati falcidiati dagli infortuni, sapevamo della nostra forza, certo partire e vincere tutte le partite non ce lo aspettavamo, ma di partire e fare bene sì».

 

 

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