Sandro Piccinini: «Influenza Juve su Sky? Ma se ha spinto per far assegnare i diritti tv a Dazn»

Intervista a La Verità: «I grandi club godono sempre di un occhio di riguardo. Ho potuto criticare Agnelli su Superlega e Suarez. Scegliere Pirlo è stato un atto di presunzione»

Sandro Piccinini

Sandro Piccinini è tornato alle telecronache. Lo fa per Amazon Prime, commenta i match di Champions. Ancora non ha deciso se tornerà al Club di Sky, deciderà dopo la sosta della Nazionale. Ha concesso un’ampia intervista a La Verità a firma Maurizio Caverzan. Estrapoliamo tre risposte, due riguardano la presunta pressione della Juventus su Sky e la terza la scelta di Pirlo.

Nessuna influenza dei club più potenti, a cominciare dalla Juventus spesso trattata con i guanti?

«Sui media i grandi club godono di un occhio di riguardo perché hanno tifoserie più numerose. Una notizia sull’Inter ha un peso diverso di una sul Parma. Detto questo, io ho potuto criticare in tempo reale l’idea della Superlega e attaccare Andrea Agnelli sul caso Suarez».

Perciò nessuna alleanza tra Sky e Juventus?

«A Sky ci sono 20 opinionisti, ognuno con la propria simpatia. Se si misurano le presunte alleanze sui fatti concreti, la Juventus è la società che ha spinto di più per togliere i diritti a Sky e assegnarli a Dazn».

Pirlo è stato un esperimento sintomo d’ingenuità o di arroganza?

«Agnelli ha pensato che gli scudetti li avesse vinti la società e non Allegri, Conte e Sarri. Tutti i presidenti la pensano così perché la società è la componente più forte. Ma l’allenatore serve e Pirlo non aveva esperienza. Senza Dybala e un centrocampo all’altezza, la sua è stata un’annata dignitosa, non catastrofica. Sì, scegliere Pirlo è stato un atto di presunzione».

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