Nemmeno in Germania c’è voglia di stadio. Lo Spiegel: “I tifosi stanno alla larga”
"Il tutto esaurito è una chimera. Alcuni tifosi hanno voltato le spalle al calcio e probabilmente non torneranno più"

No, nemmeno in Germania c’è questa grandissima voglia di tornare allo stadio. Come in Italia. Il “tutto esaurito” è una chimera, nella Bundesliga, pur con le limitazioni pandemiche. Che è successo? Se lo chiede lo Spiegel, in un pezzo che registra che “nella prima giornata di gare quattro stadi che non erano esaurito, nella seconda addirittura sei. Il Wolfsburg aveva più di 4.000 biglietti invenduti, a Stoccarda erano addirittura 5.000, l’Hertha è rimasto con quasi 7.000 biglietti invenduti, a Hoffenheim ce ne sono stati altrettanti. In totale, più del 13% dei biglietti in vendita è rimasto ai botteghini”.
“Soprattutto la scena dei tifosi attivi, gli ultras e i gruppi di tifosi organizzati, stanno lontani dagli stadi”.
Per lo Spiegel “una delle ragioni è che molti gruppi di tifosi non sono in grado di andare allo stadio come vogliono”. Vogliono comunità e vicinanza, ma le restrizioni non lo consentono. Vogliono i loro rituali, che non ci sono più.
Un altro ostacolo importante è la personalizzazione dei biglietti, che è obbligatoria per il tracciamento e che è una questione delicata per i tifosi. E poi c’è la protesta generica per la disillusione creata dagli ultimi sviluppi del calcio. “Ci sono alcuni tifosi che hanno voltato le spalle al calcio e probabilmente non torneranno più”.