“Il napoletano non ha il destro ispirato, il calabrese patisce, forse anche psicologicamente, la presenza dalle sue parti di Alaba”

Su Il Giornale, Franco Ordine commenta la vittoria dell’Italia contro l’Austria, con annesso passaggio ai quarti di finale. Una partita non priva di sofferenza per la squadra di Roberto Mancini.
“Forse c’è anche un aspetto psicologico fin qui sottovalutato: e cioè è la prima volta che la Nazionale si ritrova nelle condizioni di giocare nel clima di “dentro o fuori”, mai conosciuto prima, mai vissuto”.
Per quanto riguarda la componente napoletana dell’Italia, il giudizio non è dei più positivi, né per quanto riguarda Di Lorenzo né per Lorenzo Insigne.
Ordine scrive:
“Di Lorenzo da un lato e Acerbi dall’altro non rappresentano il massimo della puntualità nel chiudere a doppia mandata gli accessi in area di rigore. Quando il gioco si fa duro, servono i più dotati di talento della compagnia azzurra per marcare la differenza. E sono Insigne e Berardi, i magnifici protagonisti del girone, a lamentare qualche errore tecnico di troppo: il napoletano non ha il destro ispirato, il calabrese patisce, forse anche psicologicamente, la presenza dalle sue parti di Alaba che gli toglie sicurezza e coraggio, non lo punta mai e qualche volta se lo perde anzi come succede in occasione del gol austriaco azzerato dal var”