Il Messaggero: “Rizzoli fermi Mazzoleni il varista che non piace a nessuno”
“Il protagonismo di chi sta al Var non è necessario. Come diceva Ancelotti, si arbitra in campo e non al Var. Rizzoli non ha spiegato nulla”

Dagospia riprende il Messaggero che oggi va all’attacco di Mazzoleni e di Rizzoli.
Il Messaggero non segue Vigorito sul fronte dell’antimeridionalismo ma scrive che il presidente del Benevento ha le sue ragioni.
L’intervento di Mazzoleni ha solo una ragione di essere: la voglia di arbitrare che ancora anima l’ ex direttore di gara di Bergamo, che davanti al video non è nuovo a questi interventi fuori protocollo.
Il quotidiano romani prosegue:
Dispiace che un arbitro esperto e internazionale come Doveri si finito nella pressione dell’on field review, lasciando giudicare al collega l’ entità del contatto (come ama ripetere spesso Luca Marelli: non tutti i contatti sono falli) tra Asamoah (che colpisce il ginocchio dell’avversario) e Viola. Doveri ha giudicato fallosa l’entità del contatto e non è certo un chiaro ed evidente errore, come richiama il protocollo per l’ intervento del Var. Sarà interessante, se ce ne sarà la possibilità, ricevere spiegazioni da Rizzoli, il cui compito, ora, è quello di far terminare qui la stagione del varista che piace a pochi, forse a nessuno in realtà.
Il debutto di Maria Marotta – primo arbitro donna in Serie B – sarà offuscato da questa polemica.
Le ingerenze dei più anziani sono una caratteristica che va cancellata, se davvero, come disse Ancelotti qualche anno fa, non è il Var a dover arbitrare.
Il protagonismo di chi sta al Var non è necessario. Soprattutto se, oltre a danneggiare una squadra di serie A, di qualunque regione sia, mette in cattiva luce un arbitro, com’è Doveri, che ha vissuto una stagione da top, al pari (se non superiore) di quella di Orsato, che tra i difetti che ha, non si può annoverare la mancanza di personalità. E pensare che Rizzoli aveva scelto i migliori per le sfide-salvezza. Così come ha affidato al rilanciato Valeri il big-match dello Stadium: quei sì che l’intervento del Var (su un mani di Chiellini sfuggito al romano) è stato lecito e doveroso, configurandosi un chiaro ed evidente errore.