Il tecnico avrebbe solo inveito con l’ispettore per il rifiuto a posticipare il test di Gosens – che aveva difficoltà a fare pipì – a dopo l’allenamento
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Gian Piero Gasperini rischia 20 giorni di squalifica per aver insultato gli ispettori anti doping durante un controllo a sorpresa. Questa è l’accusa in base alla quale è stata aperta un’inchiesta, ma la versione del tecnico, riportata dalla Gazzetta dello Sport, è diversa.
“C’è una discordanza con la versione che invece trapela dal tecnico e dall’Atalanta, che hanno scelto di non prendere posizioni ufficiali. Gasperini avrebbe solo inveito con l’ispettore, senza fare riferimenti al sistema antidoping, ma soprattutto non avrebbe interrotto il test: addebito ben più grave degli insulti, in ogni caso sconvenienti. Gosens quel giorno avrebbe avuto difficoltà a fare pipì (aveva riempito solo mezzo campione) e dunque il tecnico avrebbe chiesto di posticipare il test a dopo l’allenamento. Arrivando al diverbio vista l’impossibilità di iniziare la seduta di lavoro e dopo le insistenze dell’ispettore – che in base al regolamento non voleva perdere il controllo visivo della situazione – per assistere alla seduta sul campo”.