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«Sono paraplegico e insegno sci ai disabili, ma per l’Italia non posso essere un maestro di sci»

Sul Corriere Milano la storia di Mauro Bernardi. Sono dieci anni che lotta per un riconoscimento ufficiale ma serve una modifica alla legge quadro nazionale 

«Sono paraplegico e insegno sci ai disabili, ma per l’Italia non posso essere un maestro di sci»

Sul Corriere Milano la storia di Mauro Bernardi. Originario di Gazzaniga, in provincia di Bergamo, è paraplegico dal 2005. Rimasto coinvolto in un incidente a bordo del suo campion, ha mantenuto l’uso parziale di una gamba, ma si muove solo sulla sedia a rotelle. Ha dovuto inventarsi un mestiere alternativo e ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione, lo sci. In Valtellina, insegna ai ragazzi disabili. Ma da quasi 10 anni combatte per vedersi riconosciuto il titolo di maestro di sci disabile che insegna a chi ha il suo stesso handicap. In Italia non è ancora possibile.

Mauro ha ottenuto il brevetto di istruttore di terzo livello per insegnare ai disabili nel 2011.

«Sono dovuto andare a San Marino perché in Italia un paraplegico non può diventare maestro di sci. Ho affrontato anche test europei per il soccorso in valanga. Vorrei solo aiutare chi si trova nelle mie stesse condizioni, ma le carte bollate non lo consentono».

Un problema di riconoscimento ufficiale, soltanto, visto che Mauro di fatto già insegna ai disabili. Insieme all’amico brianzolo Daniele Rigamonti, ha fondato la onlus Enjoyski, da cui è nata anche una scuola sci con sedi a Chiesa Valmalenco e in Valgerola (Sondrio). Mauro dà lezioni gratuite facendosi accompagnare da maestri di sci normodotati, regolarmente pagati dalla onlus.

Nel 2013, la Regione Lombardia aveva cancellato il requisito di sana e robusta costituzione per accedere ai corsi per maestri di sci. Recentemente c’è stato anche il riconoscimento della figura del «dimostratore», un disabile che può affiancare l’insegnante. Ma il sottosegretario allo Sport della Regione spiega che «andrebbe modificata la legge quadro nazionale e dovrebbero essere organizzati corsi di formazione ad hoc».

Mauro spera di raggiungere il traguardo.

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