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Nancy Brilli: «De Laurentiis mi spiegò: “il cinema è un lavoro maschilista”»

Al Tempo sulle poche donne per i David : «A Gigi Proietti il cinema è stato negato per molto tempo. Dicevano non aveva la faccia»

Nancy Brilli: «De Laurentiis mi spiegò: “il cinema è un lavoro maschilista”»

Nancy Brilli ha rilasciato una lunga intervista al Tempo dalle Dolomiti dove è stata l’ospite d’onore della sedicesima edizione di Cortinametraggio.

«Il nostro cinema dovrebbe togliersi di dosso un po’ di snobismo, che non si può neppure permettere»

Come per tanti, anche il cinema ha vissuto un anno nero, ma il suo grande limite è che non scommette, secondo l’attrice romana sono sempre gli stessi attori a fare i film

«A Gigi Proietti il cinema gli è stato negato per molto tempo. Dicevano non avesse la faccia, che fosse troppo teatrale, che le sue espressioni non fossero adatte al primo piano. Con il tempo si è visto che era tutto sbagliato. Pensavo che dopo il film di Matteo Garrone“ Pinocchio” (nel quale Proietti ha interpretato Mangiafuoco, ndr), sarebbe partita per lui una seconda giovinezza al cinema. Mi sarebbe tanto piaciuto vederlo alle prese con qualcosa di grande. Se lo sarebbe meritato con una carriera come la sua».

Ma questo non è l’unico grande limite del cinema. È realista Nancy Brilli, non si meraviglia che nelle nomination per i David di Donatello le quote rosa siano poco rappresentate

«Una volta Aurelio De Laurentiis alla mia domanda sul perché venissero sostenuti sempre comici uomini, mi rispose: mettiti in testa che questo è un lavoro maschilista. Io non l’ho fatto».

Invece le donne possono fare questo lavoro secondo la Brilli al pari degli uomini, basta avere talento e coltivarlo.

«Se dovessi esprimere un desiderio esagerato, vorrei lavorate con Pedro Almodovar. Mi piace come affronta le donne e il femminile, ama le attrici e le stima. Da noi in Italia uno che capisce le donne e le racconta in modo interessante è Paolo Virzì».

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