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Braccio di ferro tra club e Nazionali, Germania e Francia vietano ai giocatori le trasferte

Sul Corriere della Sera. Molte squadre ritengono rischioso far viaggiare i giocatori. In più i divieti, che si allargano a macchia d’olio, variano da un Paese all’altro 

Braccio di ferro tra club e Nazionali, Germania e Francia vietano ai giocatori le trasferte

L’Inter è alle prese con il blocco, da parte dell’Ats Milano, alle attività della squadra e alle partenze dei nazionali, ma l’allarme riguarda tutta l’Europa. Il Corriere della Sera scrive:

“I divieti si allargano a macchia d’olio in Europa. C’è preoccupazione per i viaggi nelle Nazionali“.

I ct convocano i calciatori, ma si tratta di convocazioni con la «condizionale», scrive il quotidiano: partiranno se le autorità sanitarie lo permetteranno.

È partito un braccio di ferro tra i club e le Nazionali, impegnate dalla prossima settimana nelle qualificazioni per il Mondiale 2022 del Qatar, evento della Fifa. Molte squadre ritengono rischioso far viaggiare i giocatori. In più i divieti variano da un Paese all’altro e alcuni, come la Germania, impongono regimi restrittivi al rientro. Le passate esperienze con le Nazionali si sono dimostrare rischiose”.

Sono diverse le squadre europee che hanno deciso di non far partire i propri campioni.

“Il Bayern Monaco ha deciso di negare Lewandowski alla Polonia, impegnata in Inghilterra, e Alaba all’Austria in trasferta in Scozia. Lo stesso ha fatto l’Hertha Berlino trattenendo l’ex rossonero Piatek. Il Marsiglia ha chiuso le porte al polacco Milik: i viaggi in Gran Bretagna, incubatrice della variante inglese, impongono la quarantena al ritorno. In Francia si è andati oltre. Ligue 1 e 2 hanno vietato ai tesserati di lasciare l’Unione Europea per partecipare alla Coppa d’Africa, scatenando le ire delle varie federazioni”.

 

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