La Gazzetta racconta la “scalata al partito” di Trentalange
La definisce così la vittoria del nuovo presidente dell'Associazione Arbitri che segna la fine dell'era Nicchi in un contesto che ricorda "i congressi dell’epoca dei maxi-partiti"

La Gazzetta dello Sport commenta la schiacciante vittoria di Alfredo Trentalange che, con 193 voti su 320, è stato eletto ieri nuovo presidente dell’Associazione italiana arbitri, eletto dall’assemblea generale al posto di Nicchi. La definisce una “cesura”, non tanto per il fatto che dopo 12 anni e quattro mandati sia finito il dominio incontrastato di Nicchi, ma per quello che il quotidiano definisce una serie di simboli
Nella ricostruzione del voto la Gazzetta parla di “scalata al partito” da parte di Trentalange, un lapsus non causale dal momento che anche la sede scelta da Nicchi per il voto e tutto il contesto ricordano “i congressi dell’epoca dei maxi-partiti. Inclusa la notte della vigilia, tra accordi cercati in extremis, telefonate last minute, ripensamenti”
Una vittoria a sorpresa dunque, spiega la Gazzetta, dal momento che molti hanno cambiato idea nelle ultime ore, ma che era già evidente nei discorsi fatti prima del voto, quando in tanti hanno espresso il proprio favore per Trentalange che ha salutato così la sua nomina
«Chiamatemi Alfredo, usate la parola presidente solo quando ci sarà un problema e io capirò».











