Su La Stampa. Due gol regalati al Porto, il primo di rara assurdità, il secondo di reparto, che è anche più
grave. Non uno capace di caricarsi in spalla una squadra traumatizzata

Su La Stampa, Gigi Garanzini commenta la sconfitta della Juventus in Portogallo, in Champions League.
“Due gol regalati al Porto, il primo di rara assurdità, il secondo, come dire, di reparto, che è anche più grave, una prestazione collettiva che quella di Napoli al confronto era da Oscar. È un momento così, di individualità impresentabili (Kulusevski, Chiellini, anche Ronaldo), di gioco frammentario, di assenze pesanti. Ma tra tre settimane c’è una stagione da salvare”.
La Juve è “andata in confusione, in paranoia, ha smarrito certezze e identità”, “non ha mai trovato una traccia di manovra, un collegamento tra i reparti, una decente misura nei passaggi”.
Non c’è stato uno capace di guidare la squadra.
“Non uno capace di caricarsi in spalla una squadra traumatizzata, di sicuro non Ronaldo ben ingabbiato e velleitario di suo: qualche strappo di Chiesa, anche profondo, ma sempre a testa bassa”.