CorSport: a Gattuso non resta che Osimhen

Il nigeriano è ancora lontano da una condizione accettabile, ma il tecnico ha accelerato il suo reinserimento. Due volte titolare dall'inizio, è l'unico modo per recuperarlo

il tempo degli alibi è scaduto

A Gattuso, è il caso di dirlo, non resta che Osi. Osimhen, certo, l’uomo da 70 milioni di euro che ora dovrà ricominciare a trascinare il Napoli a mille all’ora. Ora più che mai: Mertens è in Belgio da un po’, Lozano ha inaugurato il suo percorso riabilitativo appena ieri e dunque la nuova speranza di Rino in chiave Europa League e campionato – ovvero Champions – si chiama Victor.

Il nigeriano nelle ultime partite ha mostrato di “essere ancora lontano da una condizione accettabile”, anche se il rendimento in partita, a livello di ritmo di gioco, è in crescita. Ma è da troppo tempo fermo.

Il graduale reinserimento, nel frattempo, è stato accelerato da una settimana o giù di lì: titolare con l’Atalanta a Bergamo, in Coppa Italia, e poi con la Juve al Maradona in campionato. Due volte dall’inizio tra mercoledì e sabato: senza grandi risultati o comunque tracce importanti, per carità, ma per consentirgli di ritrovare la migliore condizione fisica è necessario spedirlo in pista con una certa continuità. Non esistono strade alternative”.

Nemmeno Gattuso ne ha altre, con il quadro medico degli attaccanti.

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