“Ci picchiavano, e minacciavano col coltello”. Le gemelle star del volley coreano erano due bulle
Lee Jae-yeong e Lee Da-yeong sono state cacciate dalla nazionale allenata dall'italiano Lavarini, e squalificate. Le compagne le accusano di violenze e vessazioni di ogni tipo

Regine dei social, con quei faccini angelici e bimbeschi che tanto piacciono all’immaginario orientale. E invece le gemelle star della pallavolo coreana (campionesse che hanno trascinato la squadra di volley della Corea del sud a Tokyo 2021) erano due bulle, violente e manipolatrici. E ora che il bubbone è venuto fuori sono state squalificate dalla federazione, cacciate dalla nazionale allenata dall’italiano Stefano Lavarini e sospese anche dal loro club professionistico, le Heungkuk Life Pink Spiders.
La storia la racconta Il Messaggero. Il passato violento delle ventiquattrenni Lee Jae-yeong e Lee Da-yeong è emerso grazie ad un post anonimo in rete: una loro ex compagna le aveva accusate di continue violenze, fisiche e verbali, contro altre giocatrici ai tempi del liceo. Le compagne venivano picchiate e umiliate, minacciate con un coltello. Una vittima ha raccontato che le gemelle costringevano le ragazze più giovani a lavare i loro indumenti, insultandole.
Jae-yeong e Da-yeong hanno provato a giustificarsi: «Si tratta di atti compiuti in passato, eravamo ancora immature». Ma poi quando il caso è definitivamente scoppiato hanno dovuto ammettere le loro colpe e fare atto di pubblica contrizione.
Le due gemelle in Corea sono popolarissime, vere e proprie star in rete e nei programmi televisivi. Ora una petizione online chiede punizioni severe e un’ inchiesta approfondita del ministero della Cultura, dello sport e del turismo.