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Prandelli: «Contro il Napoli non dobbiamo correre il rischio di abbassarci troppo»

In conferenza stampa: «Vorrei rivedere l’atteggiamento propositivo visto contro la Juventus. Gattuso è straordinario perché ha ritrovato un giocatore forte come Lozano. Il Napoli è una squadra competitiva»

L’allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, ha presentato in conferenza stampa la partita di domani contro il Napoli. Ha parlato della questione stadio e del presidente Commisso.

“Le prime impressioni sono che siamo di fronte ad una sconfitta per il calcio italiano, specie per le persone che come Commisso vengono dall’estero per investire. Mi pare una follia italiana. La cosa più importante è che Rocco non perda energia e carica. Abbiamo la fortuna di aver trovato una persona con valori importanti, che ha voglia di fare tanto per la Fiorentina”.

La squadra potrebbe essere condizionata dalla questione stadio?

“Non dobbiamo essere condizionati e dobbiamo avere la forza in più per dimostrare al presidente che possiamo costruire qualcosa per il futuro. Vorrei rivedere l’atteggiamento propositivo visto contro la Juventus. Quando affronti le grandi squadre servono idee precise e la voglia di superare i limiti della squadra. Se difendiamo bassi sarà una partita di sofferenza, se ripartiamo sempre, possiamo acquistare consapevolezza”.

In che modo, i tifosi potrebbero evitare di far perdere entusiasmo al presidente?

“Se arriva un personaggio che ha questa volontà di costruire la casa della Fiorentina, il Centro Sportivo e lo Stadio, è un valore aggiunto per una società già gloriosa ed è un riferimento nel mondo. Se hai queste strutture, in poco tempo la squadra potrebbe diventare da Europa sempre. I giocatori che devono scegliere, ovviamente scelgono quelle che hanno una visione del futuro. I fiorentini non devono far altro nella polemica e nelle critiche ma quando si toccano gli aspetti personali diventa indelicato e irrispettoso, soprattutto per chi arriva con una cultura diversa. Commisso può essere un innovatore nel calcio, l’ho percepito anche in pochi minuti di colloquio. Vuole lasciare il segno. Lui deve capire le esasperazioni italiane. Lui mi ha detto che nessuno ha sottolineato che abbiamo recuperato punti, ma i complimenti possono arrivare anche in un secondo momento”.

Sulle scelte di centrocampo contro il Napoli: Amrabat-Castrovilli-Bonaventura?

“Dipende dalla prestazione e dal risultato. Se noi abbiamo la qualità in Callejon e Ribery, io ho il dovere di insistere su questa qualità“.

Quanto conta la presenza del presidente?

“La presenza della proprietà fisicamente è qualcosa di importante per tutte le società. La presenza del presidente ti dà un’ulteriore carica. Abbiamo fatto un ottimo allenamento perché con queste presenze i giocatori devono essere più concentrati. Io mi augurerei che possa rimanere il più a lungo possibile”.

Come si affronta il Napoli e quali errori non devono essere commessi?

“Affrontiamo una squadra che nel complesso gioca insieme da tempo e si conoscono perfettamente. La qualità tecnica è straordinaria e chiudono azioni anche a livello individuale. Il pericolo è quello di abbassarsi troppo, possiamo correre molti pericoli se commettiamo questi errori“.

Come è cambiato il Napoli rispetto all’ultima volta che l’ha affrontato col Genoa?

Gattuso è straordinario perché ha ritrovato un giocatore forte come Lozano. Non tutto viene incastrato nell’immediato. Lui è stato bravo a motivare il giocatore in quel ruolo e gli ha fatto capire il proprio valore anche nelle due fasi. E’ difficile fare paragoni col passato. Il Napoli rimane il Napoli: una squadra competitiva che gioca da anni le competizioni europee e le difficoltà sono tante”.

C’è un pensiero particolare giocando al Maradona?

“Quando si parla di Maradona, abbiamo speso molte parole, sincere da parte di tutti. L’aspetto più importante è che anche gli avversari hanno avuto la possibilità di conoscere l’uomo Maradona che è riuscito a farsi amare da tutti. Sarà per sempre un’icona del calcio. Il fatto che arrivi a Napoli e lo stadio ha il suo nome, percepisci cosa significhi per la città. Sarà un’emozione”.

 

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