Lo studio: senza tifosi che li rimproverano, i giocatori hanno cominciato a farlo da soli

Il Guardian riprende una ricerca dell'Università di Salisburgo: con le porte chiuse i calciatori sono più tranquilli, e se la prendono meno con gli arbitri. Ma sono molto più autocritici

tifosi

Senza pubblico sugli spalti che si arrabbia, che urla, che rimprovera, che offende, i giocatori sono diventati più calmi. Ma anche molto più critici con se stessi. Insomma, visto che nessuno li “cazzea” dalle curve fanno da soli. E’ il risultato di uno studio dell’Università di Salisburgo riportato dal Guardian, sul comportamento dei giocatori.

I ricercatori hanno studiato 20 partite del Salisburgo, 10 prima del blocco e 10 dopo, per osservare il “comportamento emotivo e le interazioni” tra i giocatori e con gli arbitri. In media, lo studio ha rilevato che ci sono stati il ​​19,5% in meno di incidenti “emotivi”, come discussioni o alterchi, nelle partite senza tifosi. I risultati hanno anche mostrato un netto calo delle interazioni che coinvolgono l’arbitro. Nella metà pre-pandemia dello studio, l’arbitro finiva coinvolto nel 39,4% degli incidenti emotivi, ma senza incitamento dagli spalti quel numero è sceso a poco più di un quarto, il 25,2%.

Curiosamente, mentre gli alterchi conflittuali con gli altri diminuivano, aumentavano quelli con se stessi: gli sfoghi autocritici. Il modello di studio, il Sistema di analisi del comportamento emotivo nel calcio, ha osservato il comportamento non verbale dei giocatori e i segnali fisici, e ha attribuito loro valori emotivi. Ha scoperto che “l’auto-rimprovero” dopo – ad esempio – un gol sbagliato è aumentato moltissimo, da quando non ci sono i tifosi a fartelo pesare.

Michael Leitner, uno degli autori dello studio che sarà pubblicato sulla rivista Humanities & Social Sciences Communications, spiega: “Le nostre prove indicano che – dal punto di vista psicologico dello sport – l’assenza di tifosi ha un’influenza sostanziale sul comportamento di giocatori, staff e funzionari. Senza il fattore esterno dei tifosi, i giocatori e lo staff sono rimasti calmi più spesso e si sono lasciati trasportare meno dalle discussioni, che sono diminuite rispettivamente del 4,7% e del 5,1%”.

Correlate